Un ambulatorio specializzato per offrire percorsi personalizzati a chi ha seri problemi di vista. Il Centro di Ipovisione dell’Ospedale “Vito Fazzi” è attivo nell’Unità Operativa Complessa di Oculistica, primario il dr. Antonio Mocellin, dal maggio 2011 ed è diretto dalla dr.ssa Maria Carmela Costa.
LECCE - Un ambulatorio specializzato per offrire percorsi personalizzati a chi ha seri problemi di vista. Il Centro di Ipovisione dell’Ospedale “Vito Fazzi” è attivo nell’Unità Operativa Complessa di Oculistica, primario il dr. Antonio Mocellin, dal maggio 2011 ed è diretto dalla dr.ssa Maria Carmela Costa.
Il Centro di Ipovisione si occupa di pazienti con gravi deficit visivi non correggibili con comuni lenti correttive e non curabili con terapia medica o chirurgica. Una terza opzione che viene affrontata e gestita grazie a un programma riabilitativo d’équipe, in cui operano il medico oculista e l’ortottista che esaminano gli aspetti clinici e funzionali dell’ipovedente, lo psicologo che interviene nella valutazione psico-sociale del paziente e la coordinatrice infermiera, i quali tutti insieme elaborano un percorso riabilitativo personalizzato.
Un lavoro di squadra i cui buoni risultati sono stati illustrati, oggi pomeriggio, dal primario dr. Mocellin e dalla responsabile dr.ssa Costa al direttore generale Asl Lecce Silvana Melli e agli addetti ai lavori che hanno visitato il Centro di Ipovisione: dr. Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana (SOI); prof. Filippo Cruciani, coordinatore scientifico Polo Nazionale Riabilitazione Visiva; prof. Carlo Villani, presidente Associazione sindacale medici oculisti e Ortottisti Italiani (ASMOOI) e avv. Giuseppe Castronovo, presidente Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB Italia onlus).
Il Centro leccese è dunque un punto di riferimento per prime visite in cui stabilire la diagnosi, visite di controllo, prescrizioni di esami e terapie, certificazione di patologia redatta con test quantificativi ed attendibili per il riconoscimento dell’invalidità, indennità di accompagnamento, inabilitazione e anche per aspetti etici collegati alla gestione della persona ipovedente.
Diverse le patologie visive maggiormente riscontrate, a partire dalle maculopatie (miopiche e degenerative), ma anche retinopatia diabetica, malattie genetiche retiniche (retinite pigmentosa), anoftalmi (chirurgici e non) e subatrofia ottica glaucomatosa. Nel campo della riabilitazione neurovisiva, il Centro di Ipovisione è all’avanguardia nell’uso di apparecchiature tecnologiche che effettuano stimolazioni visive a livello corticale e a livello centrale (Retimax e Maya). Tecniche che si affiancano ad una riabilitazione più “tradizionale”, che viene realizzata con esercizi di lettura nel Centro stesso, oppure a domicilio del paziente.
Un’attività che negli ultimi sei anni si è andata consolidando con la presa in carico di pazienti residenti sia nell’ambito dei Distretti Socio Sanitari dell’ASL Lecce sia di pazienti provenienti dalle aziende sanitarie di Taranto e Brindisi, così come dall’Ospedale Generale regionale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti. Accedere al Centro di Ipovisione del “Fazzi” è semplice, poiché i pazienti vengono inviati direttamente dagli oculisti distrettuali, ospedalieri e liberi professionisti. Effettuata la prima visita per l’inquadramento diagnostico e il programma riabilitativo si procede con i successivi appuntamenti mediante prenotazione interna, quindi senza passare dal CUP, con un notevole risparmio di tempo.
«Questo centro – ha commentato il direttore generale Silvana Melli - è una delle tante belle realtà sanitarie che la nostra ASL mette a disposizione della comunità e dei diversi bisogni degli utenti, cui riusciamo a fornire risposte nuove e più efficaci, grazie alle competenze, ai percorsi e alle tecnologie che siamo in grado di offrire».
L’ambulatorio del Centro di Ipovisione è attivo il lunedì mattina (8.30 – 10.30 per le prime visite e dalle 10.30 – 13.30 per i controlli successivi.