Grande partecipazione e un ”paniere” di contenuti alla terza giornata del Festival della Ruralità: Il Parco promuove il Biodistretto dell’Alta Murgia

Si è aperta con la sottoscrizione dell'accordo per la costituzione del "Biodistretto dell'Alta Murgia" la terza giornata del Festival della Ruralità, in corso presso il Parco Fiere, a Gravina in Puglia.

 

BARI - Si è aperta con la sottoscrizione dell'accordo per la costituzione del "Biodistretto dell'Alta Murgia" la terza giornata del Festival della Ruralità, in corso presso il Parco Fiere, a Gravina in Puglia.

Un importante momento per riconoscere ancora una volta l'importanza dei prodotti locali, attorno ai quali si costruisce l'identità del territorio.

Il Parco Nazionale dell'Alta Murgia si fa, dunque, promotore del Biodistretto coinvolgendo i GAL del Parco, l'OEP, CREA, INNER e Regione Puglia in un percorso volto a coinvolgere tutti gli attori del territorio, grazie alla sinergia tra diverse Istituzioni, per promuovere e condividere idee che potrebbero rappresentare opportunità e speranze per il futuro.

Integrazione e cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti in un percorso di sviluppo locale sostenibile è il punto cardine attorno al quale il Biodistretto ruoterà.

Presenti all'incontro i rappresentanti dei GAL e delle altre istituzioni coinvolte, Cosimo Sallustio, in rappresentanza dell'assessore regionale all'Agricoltura e il consigliere regionale Sabino Zinni.

Nell'anno del cibo italiano, cui il Parco ha dedicato il tema di questa V edizione, dopo la firma del Patto Ambientale della prima giornata, l'Ente dà concretezza alla volontà dei territori, a tutela della qualità, della sicurezza alimentare e delle imprese agricole, al fine di costruire rapporti e servizi nelle filiere che guardino al territorio nel suo complesso.

L'intento è mettere insieme imprese, cittadini, associazioni e istituzioni per raggiungere obiettivi comuni di benessere e salute.

Nel pomeriggio si è parlato di turismo sostenibile, esperienziale e ancora di valorizzazione dei prodotti locali. Flavio Albano e Antonio Prota di "Murgia Valley", Sergio Fadini dell'associazione "Il Vagabondo" e Mariateresa Scarpa della pizzeria "da Zero" hanno spiegato come il futuro sia nel turismo responsabile e nei prodotti locali.

Durante il workshop è intervenuto, via skype, il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri spiegando l'importanza che, in tal senso, ricoprono i Parchi Nazionali.

A seguire il giornalista di "Il Sole 24 Ore" Vincenzo Rutigliano, insieme all'on. Angela Masi, al presidente vicario del PNAM Cesare Troia e al presidente di Legambiente Puglia Francesco Tarantini hanno premiato le aziende virtuose del territorio che hanno partecipato al bando "I primi 100": l'Ente riconosce l'importante ruolo che le stesse ricoprono nella tutela del territorio e nella difesa e promozione dei valori condivisi dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia.

Il contributo dell'oncologo dott. Salvatore Loconte ha messo in luce l'importanza della dieta mediterranea per la salute umana, mentre la prof.ssa Maria Simone ha evidenziato il rapporto tra la terra, la sua cultura e i suoi prodotti, prima di lasciare spazio al talk con cooking show e degustazione a cura dello chef Pietro Zito ("Antichi Sapori" di Montegrosso) in cui il focus è stato sui Presidi Slow del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.

Al termine della serata si è esibita la Sossio Banda.

Oggi l'ultima giornata della manifestazione: alle 10:00 protagoniste ancora le esperienze di chi il territorio lo vive con tre influencer che parleranno di digital marketing & social media communication. A seguire l'incontro "Open Connection" racconterà l'ecosistema #AltaMurgia2020 e la rete degli imprenditori "Murgia Valley".

Si proseguirà con la premiazione dei 10 vincitori del concorso per foto&videomaking "La ruralità tra cibo, territorio e innovazione" che ha visto la partecipazione di oltre 120 concorrenti.

Chiuderà la V edizione del Festival della Ruralità la presentazione del protocollo "Per la diffusione di connettività wi-fi e piattaforme intelligenti sul territorio italiano per l'attuazione di misure sperimentali e di buone pratiche di valorizzazione del patrimonio culturale".