NARDO', "Le attività cpmmerciali affondano tra mobilità e tassazione"

"Una gestione sconsiderata della mobilità nelle marine. Da Santa Maria al Bagno a Santa Caterina fino a Sant'Isidoro - afferma Pasquale Alfieri, della Comunità Militante Andare Oltre -  i commercianti già travolti dalla crisi sono sul piede di guerra. Nel corso di questi anni, nonostante l'aumento delle presenze turistiche, non si è mai provveduto a mettere in atto politiche per la mobilità adeguate all'afflusso."
  
NARDO' (Lecce) - "Una gestione sconsiderata della mobilità nelle marine. Da Santa Maria al Bagno a Santa Caterina fino a Sant’Isidoro - afferma in una nota Pasquale Alfieri, della Comunità Militante Andare Oltre - i commercianti già travolti dalla crisi sono sul piede di guerra. Nel corso di questi anni, nonostante l’aumento delle presenze turistiche, non si è mai provveduto a mettere in atto politiche per la mobilità adeguate all’afflusso.
 
Ma è la ratio delle scelte amministrative a lasciare più perplessi. A Santa Maria al Bagno, ad esempio, la chiusura del Lungo mare al traffico durante i week end estivi è dettata dallo svolgimento di spettacoli vari, a partire dalla solita danza. Ciò obbliga gli ambulanti, a cui era stata data la possibilità di esporre inizialmente nell’area parcheggio delle Quattro Colonne, a spostarsi ed esporre sulla sede stradale quando sono in corso i suddetti spettacoli in quell’area. Questo, di fatto, impedisce l’accesso degli avventori alle attività commerciali ghettizzate tra l’area pedonale e questo blocco stradale improvvisato. Di fatto ciò, combinato alle strisce blu ad 1,50 euro l’ora (neanche a Portofino!), invoglia i turisti a migrare verso lidi “più accoglienti”. Situazione ancor più grave, se possibile, nella marina di Sant’Isidoro, dove la scelta discutibile di favorire alcune strutture ricettive, creando un’area pedonale che chiude la litoranea in toto, rende impossibile a chiunque sia in auto l’accesso alle strutture di ristorazione presenti da anni sul lungo mare. Una scelta, questa, che dà il colpo di grazia ad attività già di per sé in crisi.A Santa Caterina la situazione è ancor più paradossale. Due esperimenti di viabilità in una sola stagione non si erano mai visti. Incertezza che non giova alla programmazione delle attività commerciali.  A questo panorama si associano le disposizioni assai restrittive in tema di musica e spettacoli, salvo rare e note eccezioni. La situazione descritta impedisce alle attività presenti di mettere in piedi spettacoli ed eventi a proprie a spese, dato il divieto di proseguire con la musica dopo le ore 01.00.
 
 
Misure queste a dir poco penalizzanti a cui si assomma una tassazione comunale spaventosa con aliquote Imu e Tares da grande Città italiana. Una tassazione che distrugge queste attività le quali, lo ricordiamo, ormai vivono solo durante la brevissima stagione estiva", conclude la nota.