NARDO', L'assessore Giancarlo Marinaci incontra il responsabile I.N.E.A

"Il territorio di Nardò ha delle potenzialità inespresse – ha affermato il responsabile della sede Puglia dell'Istituto Nazionale di Economia Agraria (I.N.E.A.), dott. Pierpaolo Pallara  – soprattutto nella coniugazione tra turismo, agricoltura e risorse culturali. Rappresentano obiettivi prioritari nelle Politiche di Sviluppo della Regione Puglia".

 

NARDO' (Lecce) - "Dare valore alla naturale e preziosa vocazione agricola di questa terra" rientra tra le finalità dell'assessorato all'agricoltura, che ha avviato degli incontri con gli imprenditori  agricoli e le associazioni di categoria.

Per fare il punto della situazione e per valutare tutte le ipotesi di intervento previste dal Programma di Sviluppo Rurale, l'assessore comunale all'Agricoltura Giancarlo Marinaci ha incontrato a Bari, presso l'assessorato regionale alle risorse agro-alimentari, il dott. Pierpaolo Pallara, responsabile della sede Puglia dell'Istituto Nazionale di Economia Agraria (I.N.E.A.).

"Il territorio di Nardò ha delle potenzialità inespresse – ha affermato il dirigente  dell'I.N.E.A.  – soprattutto nella coniugazione tra turismo, agricoltura e risorse culturali. Rappresentano obiettivi prioritari nelle Politiche di Sviluppo della Regione Puglia".

"Diverse le idee sul tavolo dei lavori, tra queste - secondo l'assessore Marinaci - potrebbe rappresentare un'opportunità anche pensare di restituire al mercato coperto, a Nardò, la sua antica funzione. Facendolo diventare un elemento di forte attrazione  in seno al centro storico e, sulla scorta di quanto accade ad esempio in Spagna con i mercati popolari, un luogo di grande fascino anche in chiave turistica".

"Il mercato dovrebbe presentarsi con un'offerta accattivante anche attraverso la scelta di prodotti a km 0 e/o biologici. Significherebbe in primo luogo contribuire alla causa ambientale. Ma non solo".

"I vantaggi sarebbero anche altri. I prodotti a km zero, che sono anche di stagione, costano meno grazie all'abbattimento dei costi di trasporto, ma anche perché spesso la filiera si accorcia (ed il vantaggio ricade quindi anche sul piccolo produttore piuttosto che sulla grande distribuzione organizzata)".

"Inoltre un prodotto a km zero è per definizione un prodotto nostrano, con tutti i vantaggi del caso in termini di salute e sicurezza.  I prodotti a km zero ci permettono di riscoprire il piacere del buon cibo di stagione, e degli alimenti della nostra terra, esprimendo appieno una tipicità che è valore aggiunto".

 

 

L'ass. all'Agricoltura

Giancarlo Marinaci