NARDO', "L'Osservatorio sulla città" fa i nomi delle tipologie di dissesti di basoli pericolosi

"Cosa fa l'Osservatorio sulla città di fronte alle continue lamentele dei cittadini per il degrado che va diventando un pericolo sempre maggiore e che riguarda il basolato?"

NARDO' (Lecce) - Riceviamo e pubblichiamo.

"Cosa fa l'Osservatorio sulla città di fronte alle continue lamentele dei cittadini per il degrado che va diventando un pericolo sempre maggiore e che riguarda il basolato?

L'Osservatorio sulla città fa i nomi delle tipologie di dissesti di basoli pericolosi.

"Dare il nome", è un atto intellettualmente riconosciuto, in quanto, in questo modo, si conferma l'individualità, il preciso carattere e la funzione, di un ruolo ben definito nella società e certi "basoli", come avete visto, veramente hanno dichiarato la loro indipendenza.

Intanto nessun messaggio arriva dalle forze che amministrano la città (maggioranze, opposizioni e indipendenti). Ma da che cosa sono occupati se non della sicurezza quotidiana dei cittadini?

Tutto tace. Noi e i cittadini, aspettiamo qualche parola che venga pronunciata sulla possibilità di superare questo problema e sul sistema che adotteranno i nostri amministratori per quell'impasse del "BASOLATO DI NARDO'" che va prefigurandosi giorno per giorno come una  vera e propria JATTURA o PIAGA D'EGITTO. Eppure, penso che "sull'argomento BASOLATO, secondo me, qui a Nardò si possa CADERE !!!". Naturalmente ci aspettiamo interventi non a parole, (le solite, dei soliti), ma azioni di intervento dirette ad analizzare i procedimenti mediante i quali, si sistemeranno le cose volta per volta (e ce ne saranno migliaia di volte, vista la situazione di disastro urbano perpetrato e generato). La situazione risulta essere molto più compromettente per la qualità della vita del centro storico, di quanto noi si possa pensare.

E' chiaro che, dal momento della pubblicazione delle centinaia di foto e dei reclami dell'Osservatorio sulla città, (almeno per quel che riguarda il nostro dissestato basolato) che gli amministratori si ritengano, come si suol dire in gergo,  'persone informati sui fatti' perché le situazioni le hanno potute vedere proprio tutte e che ulteriori incidenti provocati vanno a carico di tutti coloro che 'politicamente' pur appartenendo ad aree diverse, non rifiatando, hanno "deciso di  non decidere", esempio non praticabile e non consigliabile per i giovani.

Cari amministratori tutti dunque, eppure l'Osservatorio sulla città, pensava di esser stato chiaro fin dall'inizio. Quando aveva avvertito che, appena ci sarebbe stato l'obbligo di allestire un cantiere che avrebbe praticamente 'occluso', un'arteria viaria importante come via Lata e poi, come purtroppo è successo, anche in via Zuccaro, si poteva già da allora, optare e comunicare che, per motivi legati al decoro e alla scelta di non sovraccaricare il nuovo basolato, si sarebbe dovuta prestare massima attenzione ai regolamenti urbani limitando il traffico veicolare, del centro storico. Limitare il traffico veicolare, sarebbe stato più facile già da tempo, e sarebbe stata apprezzabile la decisione dell'Amministrazione, dimostrando così, attenzione al bene comune e per non disperdere altri soldi che adesso si volatilizzeranno in migliaia di "interventini di ripristino" da qui a dieci anni.

Per ora i nomi gli vogliamo fare, per comunicare ai cittadini le diverse tipologie di dissesto dei basoli, oltrechè suggerirgli di stare molto attenti ad andare in centro (che brutta frase che siamo costretti a dire! Vedete i paradossi di questa città?).

I NOMI SONO:

 

A –  "I Baroni": griglie per le acque che, sollecitate dal passaggio repentino di automobili allargano la loro sede, frantumando tutti i basoli attorno e rendendo il contesto impraticabile degradato e assolutamente pericoloso per pedoni, biciclette e  ciclomotori.

B – "Torquemada": griglia di scolo delle acque, di fattura tecnologica medievale, poste diabolicamente nello stesso senso di marcia della strada. Assolutamente fuori dal controllo, fuori dalle norme stradali possono procurare danni importanti a pedoni, biciclette e ciclomotori.

C e F – "I Saraceni": basoli capaci di bloccare le ruote di una carrozzella per i diversamente abili, sono costituiti da blocchi semoventi che compromettono le caviglie degli anziani e causano deragliamenti di biciclette, perdita di equilibrio o farle scivolare del tutto, se c'è pioggia.

D – "Tombè": o tombino per caduta. Quanto deve sprofondare perché diventi pericoloso secondo le norme? Situato appena sotto il marciapiede all'uscita della frequentatissima chiesa del Carmine, costituisce di per sé, una maggiore, differenza di altezza per anziani che escono dalla messa giornalmente e per coloro che percorrono Corso Vittorio Emanuele II.

E – "Il Guercio di Puglia": il basolo 'ballerino', posto al centro del punto strategico di via Duomo per piazza Salandra, pericoloso per chi esce dalla chiesa, dal ristorante o per coloro che giornalmente la frequentano la strada. Nei pressi esiste una transenna che, da un mese, è fissa su un basolo, anch'esso ballerino, ma mai come il 'famigerato' spacca ruote, intoccabile Guercio di Puglia.

Per adesso tutto tace. Mah! Che si stiano preparando per "salire in plancia" ?

Illusi, prima si risolve il basolato e poi potranno mettere i faccioni in bella vista!

Ecco perché l'Osservatorio continuerà a dire: "Occhio, sul basolato si può cadere"

Osservatorio sulla città – Nardò (Le)"