E’ intitolata “Cascata Lunare” la scultura di Luigi Corvaglia, artista di formazione classico-figurativa, impegnato dagli anni Novanta nella mission di coniugare le competenze tecnico-espressive, maturate nel suo percorso di studi accademici, con le potenzialità evocative del territorio salentino.
LECCE - E’ intitolata “Cascata Lunare” la scultura di Luigi Corvaglia, artista di formazione classico-figurativa, impegnato dagli anni Novanta nella mission di coniugare le competenze tecnico-espressive, maturate nel suo percorso di studi accademici, con le potenzialità evocative del territorio salentino.
Tra giochi di luci e ombre del marmo modellato a tuttotondo, l’opera rappresenta la combinazione visiva di forme armonizzate nel profilo complessivo di una luna crescente, carica di significati psicologici e culturali. Rispettando le sembianze complessive di tale accattivante satellite naturale, lo scultore salentino riesce ad incastonare i lineamenti distesi del volto umano pensante nella fisionomia simbolica di una colomba, fieramente protesa a sostenere in volo un ramoscello di ulivo.
Nel tesaurizzare tale combinazione di sfumature tanto allegoriche quanto emotive, l’autore compone tracce di sfuggente pessimismo con la raffinatezza di lineamenti facciali, dosando i “colori psicologici” della sua rassicurante tavolozza ideativa, sempre ancorata alla genuinità della vita, alle radici della speranza ed al significato universale della pace.
Sperimentando giochi cromatici, modulazioni di chiaroscuro, lineamenti visivi e labirintici, il pittore-scultore salentino riesce ad attrarre dinamicamente l’occhio dell’osservatore, suscitando un continuum di emozioni e inferenze.
Nel profilo artistico di Luigi Corvaglia, infatti, è costantemente intercettabile la dimensione psicologica della vita, sostenuta da un background esistenziale comprendente il rispetto della persona umana e dell’identità di genere, nonché la valenza pedagogica del fare arte, all’insegna di un reale umanesimo inclusivo.
Paolo Palomba