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Inserito 17 Giugno 2024
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da Redazione
"Dopo due anni di sperimentazione, Poste Italiane ha annunciato l'implementazione su tutti i territori pugliesi del processo di riorganizzazione del settore di Posta, Comunicazione e Logistica (PCL) entro la fine di giugno"
BARI - Comunicato di Failp Cisal Puglia.
"Dopo due anni di sperimentazione, Poste Italiane ha annunciato l'implementazione su tutti i territori pugliesi del processo di riorganizzazione del settore di Posta, Comunicazione e Logistica (PCL) entro la fine di giugno. Tuttavia, il percorso di riforma non è stato privo di controversie e preoccupazioni, soprattutto tra i lavoratori e i sindacati.
Uno degli aspetti più critici di questa riorganizzazione è l’"arretramento" degli addetti alle lavorazioni interne (ALI) dei centri di distribuzione. Questi lavoratori, spesso ex portalettere che a causa di patologie più o meno gravi non possono più svolgere mansioni di distribuzione, hanno finora fornito supporto logistico e preparazione per i colleghi portalettere nei centri di distribuzione. Con la nuova riorganizzazione, gli ALI sono stati trasferiti nei nodi di rete dove, da remoto, devono continuare a svolgere le stesse mansioni, iniziando il loro turno alle 4:30 del mattino.
Questo cambiamento ha generato notevoli disagi, soprattutto per coloro che devono percorrere lunghe distanze per raggiungere i nuovi luoghi di lavoro. Molti di loro, infatti, lavoravano nei centri di distribuzione a oltre 30 chilometri di distanza e hanno espresso la volontà di essere trasferiti in altri settori come il Mercato Privati (MP) o il Digital Technology & Communication (DTO). Tuttavia, Poste Italiane ha dichiarato di non avere posizioni disponibili in questi settori, contrariamente a quanto previsto dagli accordi vigenti, lasciando i lavoratori in una situazione di grande incertezza e frustrazione.
Questa situazione è ulteriormente aggravata dalla quasi inesistente formazione offerta agli ALI arretrati presso i nodi di rete. La mancanza di un adeguato addestramento ha portato a inefficienze nel lavoro di preparazione da remoto, creando numerose difficoltà per i portalettere che dipendono dal loro supporto.
Non va dimenticato che per molti di questi lavoratori, affetti da patologie spesso gravi, iniziare il turno di lavoro alle 4:30 del mattino e affrontare lunghe distanze, talvolta fino a 80/90 chilometri, è pressoché proibitivo. Questa condizione lavorativa non solo mette a rischio la loro salute, ma compromette anche la qualità del servizio offerto.
Nel silenzio assordante delle principali organizzazioni sindacali, la Failp Cisal Puglia, attraverso il Segretario Regionale dott. Giuseppe Silvio L’Abbate, ha richiesto con forza il pieno rispetto degli accordi per questi lavoratori pugliesi entro tempi certi. La sua voce è diventata un punto di riferimento per molti lavoratori che si sentono abbandonati e traditi dall'azienda.
La riorganizzazione del settore PCL di Poste Italiane in Puglia rappresenta una sfida complessa e delicata. Il rispetto degli accordi e la tutela delle condizioni di lavoro devono essere al centro delle priorità per garantire un futuro sostenibile e dignitoso per tutti i dipendenti coinvolti. Senza un intervento tempestivo e risolutivo, il malcontento tra i lavoratori potrebbe crescere ulteriormente, con conseguenze negative sia per loro sia per la qualità del servizio offerto ai cittadini pugliesi."