Le decisioni dell'Autorità per l'Energia: ad aprile aumentano luce e gas

L'autorità chiede alla politica di intervenire su un sistema che, con un peso pari a oltre 10,5 miliardi nel 2012, non e' evidentemente sopportabile per le famiglie e per le imprese. Le rinnovabili pesano come macigni sulle bollette elettriche.

ROMA - Le rinnovabili pesano come macigni sulle bollette elettriche, tanto che l'Autorita' per l'energia ha deciso di 'diluire' un aumento record, tendente verso il 10%, in due tranche.

L'obiettivo, come ha dichiarato il presidente Guido Bortoni, e' quello di dare un "segnale chiaro e concreto" alla politica, perche' intervenga su un sistema di incentivazione che, con un peso pari a oltre 10,5 miliardi nel 2012, non e' evidentemente sopportabile per le famiglie e per le imprese.

L'invito dell'Aeeg arriva proprio in concomitanza con la messa a punto del decreto sul fotovoltaico nel quale, ha preannunciato il ministro dello Sviluppo Corrado Passera, c'e' la volonta' di correggere le "storture" del settore.

Tornando alle tariffe, ad aprile scatteranno gli aumenti dell'1,8% per il gas (pari a un aggravio annuo di 22 euro per una famiglia media) e del 5,8% per l'energia elettrica (27 euro di maggiore spesa sempre per una famiglia media). Un rincaro, quello relativo alla luce, gia' piuttosto sostenuto e che si deve agli aumenti del petrolio, all'andamento della Borsa elettrica per l'emergenza freddo e ai maggiori costi per il mantenimento in equilibrio del sistema. Il problema riguarda, in particolare, la spesa sostenuta per compensare l'intermittenza di alcune fonti rinnovabili (basti pensare al fotovoltaico), che 'pesa' per il 40% sull'aumento del 5,8%.

Ci sono poi gli incentivi alle rinnovabili, che nel 2012 raggiungeranno la cifra monstre di oltre 10,5 miliardi di euro e che vengono pagati proprio in bolletta: un peso diventato sempre piu' insopportabile per famiglie e imprese. Per questo l'Autorita' ha deciso di rinviare a maggio l'aumento relativo proprio all'aggiornamento per gli incentivi diretti (la cosiddetta componente A3): si tratta di un ulteriore aggravio che si stima possa essere di circa il 4%.

La sospensione di un mese, ha spiegato il presidente dell'Autorita' Guido Bortoni, "potra' servire ai decisori delle politiche energetiche per operare le migliori scelte, con modalita' sopportabili per cittadini e imprese".

E mentre Federconsumatori parla di "altro colpo micidiale per la famiglie", e' dai ministeri dello Sviluppo economico, dell'Ambiente e dell'Agricoltura che si aspettano i decreti che dovranno ridisegnare il settore: il ministro Passera ha promesso che la volonta' e' di correggere "le storture" che avevano finora assegnato al fotovoltaico "un livello di incentivazione enormemente piu' alto rispetto a resto di Europa".

A chiedere una revisione e' anche l'Enel, secondo cui, come ha rilevato il presidente Paolo Andrea Colombo, "lo sviluppo delle rinnovabili, unito alla stagnazione della domanda, sta rendendo difficile la copertura dei costi di produzione degli impianti convenzionali, mettendone a rischio la possibilita' di rimanere in esercizio".

In ogni caso, ha assicurato il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, "non ci saranno sorprese" sul fotovoltaico, visto che, "come e' noto" ci dovra' essere "una riduzione degli incentivi".