CDal mese di luglio parrebbe, infatti, che il Comune non abbia adempiuto ai suoi obblighi non versando il canone dovuto. Ancora una volta la scellerata gestione del governo Risi sta portando alla soppressione dei servizi fondamentali."
NARDO' (Lecce) - "Apprendiamo da un portale d'informazione locale - affermano in una nota congiunta Pippi Mellone (Comunità Militante Andare Oltre) e Paolo Maccagnano (Noi X Nardò) - l'incredibile storia del Comune di Nardò moroso con le compagnie telefoniche.
Dal mese di luglio parrebbe, infatti, che il Comune non abbia adempiuto ai suoi obblighi non versando il canone dovuto. Circa un anno fa ci occupammo delle spese per canoni telefonici sostenute dal Comune di Nardò. Ebbene in quell'occasione noi avevamo sì chiesto di razionalizzare i costi ma non fino al punto di non pagare le bollette!
84.500 euro per telefonate all'anno! Era questo l'ammontare che nel 2010 il Comune di Nardò versò all'azienda di telefonia nazionale.
Un costo eccessivo ed insostenibile che denunciammo già nel novembre 2011. Oggi arriva la notizia che dipendenti e politici si sarebbero visto "tagliare il telefonino".
Sarebbe davvero poco il danno se non fossero capitati nel tritacarne della mala Amministrazione anche gli agenti della Polizia Municipale. Il cellulare per gli agenti rappresenta, in caso di necessità, un mezzo fondamentale per le emergenze-urgenze.
Oggi, ad un anno di distanza, col dissesto dietro l'angolo e le casse comunali asfittiche, se il mancato pagamento fosse il segnale della volontà di voler risparmiare ne saremmo ben lieti, peccato che di mezzo ci vada un servizio fondamentale, come quello di telefonia per gli agenti della Polizia Municipale.
Ancora una volta - concludono Mellone e Maccagnano - la scellerata gestione del governo Risi sta portando alla soppressione dei servizi fondamentali."