Xylella, Paolo Pagliaro: “Impegno mantenuto: 30 milioni per la rigenerazione olivicola in Puglia”

"Il sottosegretario La Pietra ha annunciato che già la prossima settimana verrà convocato un tavolo tecnico per attivare rapidamente le misure di finanziamento. Ora tocca alla Regione farsi trovare pronta"

LECCE - Nota di Paolo Pagliaro, Consigliere regionale capogruppo La Puglia domani.

“Non parole, ma fatti concreti. La scorsa settimana il sottosegretario all'Agricoltura, Patrizio La Pietra, aveva garantito agli agricoltori pugliesi colpiti dalla Xylella un sostegno tangibile per il reimpianto e la rigenerazione degli uliveti.

Oggi possiamo dire che quell'impegno è diventato realtà: in tempi record è stato firmato il decreto interministeriale, con il via libera dei ministri dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, che mette a disposizione 30 milioni di euro per il rilancio del settore olivicolo pugliese.

Si tratta di un segnale forte per chi, nonostante le difficoltà, non si è mai arreso davanti alla devastazione del batterio. Il sottosegretario La Pietra ha annunciato che già la prossima settimana verrà convocato un tavolo tecnico per attivare rapidamente le misure di finanziamento.

Ora tocca alla Regione farsi trovare pronta: l'assessore all'Agricoltura, Donato Pentassuglia, dovrà definire i criteri di selezione per individuare le aziende agricole che potranno accedere ai fondi e procedere con il reimpianto di cultivar resistenti come la Favolosa, la Lecciana e il Leccino. La riconversione degli uliveti è un passo cruciale per risollevare un comparto strategico dell’economia pugliese e restituire slancio alla produzione di olio extravergine, fiore all’occhiello del Made in Italy nel mondo.

Un sentito ringraziamento ai ministri Lollobrigida e Giorgetti per la rapidità dell’intervento, al sottosegretario La Pietra per la sua attenzione costante al territorio e ai parlamentari pugliesi che hanno seguito da vicino tutto l’iter del decreto. Grazie a questo sforzo congiunto, la Puglia e il Salento possono guardare con più fiducia al futuro dell’olivicoltura”.