STORIA DI DEA, LUIGI CAROLI: "FAREMO ANCHE NOSTRO IL CONCORSO ISTITUITO DALLA MADRE PER RICORDARE LA FIGLIA ATTRAVERSO LE LETTERE DI ALTRI ADOLESCENTI"

“Non ci sono parole per ringraziare Mirna Mastronardi per la toccante testimonianza resa in audizione nel ricordare sua figlia Dea, che il 4 ottobre scorso si è tolta la vita, senza un apparente motivo ....”

BARI - Dichiarazione del presidente della Commissione regionale di studio e d’inchiesta sul fenomeno della criminalità in Puglia, Luigi Caroli. 

“Non ci sono parole per ringraziare Mirna Mastronardi per la toccante testimonianza resa in audizione nel ricordare sua figlia Dea, che il 4 ottobre scorso si è tolta la vita, senza un apparente motivo e senza che avesse dato segnali di un particolare disagio, se non quelli del malessere derivante dal non essere come un ‘algoritmo social’ chiede ai ragazzi di essere. Per cui il sentirsi ‘diverso’ diventa poco alla volta un male silente che uccide prima dentro e poi li porta a gesti estremi.

“Ma la testimonianza è servita a noi, istituzione regionale, a comprendere che nessuno può vincere da solo, ma solo la sinergia può davvero dare risposte a un disagio giovanile che può sfociare nelle forme estreme nel suicidio, ma anche in scelte di vita scellerate e pericolose perché per colmare la diversità si può essere disposti anche ad azioni delinquenziali.

“Per questo l’audizione di oggi non finisce qui, con gli uffici studieremo la maniera per fare anche ‘nostro’ il concorso <Cara Dea>, istituito proprio dalla madre per raccogliere con lettere scritte dai ragazzi il loro malessere, fra le righe, infatti, si possono intercettare malesseri che se presi in tempo possono cambiare il corso dell’esistenza di un adolescente.”