L'ipotesi di CCNI su utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale della scuola è illegittima

La nota del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 0033734 del 10 agosto rileva che tali operazioni, come pure la pianificazione e la gestione delle attività di formazione "vadano ricondotte alle prerogative e responsabilità datoriali, tramite autonome determinazioni organizzative e gestionali".

ROMA -    Il  10 agosto il Dipartimento della Funzione Pubblica, con nota n. 0033734,  ha informato il MIUR che l'Ipotesi di contratto per le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2012/13 non potrà avere ulteriore corso.

Le osservazioni riguardano profili di illegittimità già sollevati gli scorsi anni (cfr. note 18 febbraio 2011 e 15 luglio 2011 allegate alla comunicazione del DPF) che continuano ad essere presenti anche nell'Ipotesi di accordo di quest'anno.

Per di più, questa volta anche il Ministero dell'Economia e Finanze ha sollevato rilievi circa la mancata copertura finanziaria di alcune clausole.

Era del tutto evidente l'incongruenza tra l'accordo e le norme di riferimento, in particolare laddove si chiedeva che il dirigente contrattasse i criteri per l'assegnazione del personale ai plessi e alle sedi scolastiche.

Infatti la nota del DFP rileva che tali operazioni, come pure la pianificazione e la gestione delle attività di formazione "vadano ricondotte alle prerogative e responsabilità datoriali, tramite autonome determinazioni organizzative e gestionali".

Il CCNI, pertanto, non è applicabile e il MIUR, mancando i tempi per la riscrittura dell'accordo, dovrà emanare un provvedimento che recuperi e rispetti pienamente il dettato legislativo e che, come sostenuto dal DFP nella sua nota del 18 febbraio 2011, riconduca i processi gestionali relativi all'assegnazione del personale nelle diverse sedi "nell'ambito dei poteri e delle responsabilità attribuite al dirigente scolastico".