SCUOLA, IL REGISTRO ELETTRONICO NON E' OBBLIGATORIO

In data 7 agosto 2013, il Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione Gabriele Toccafondi, rispondendo all interrogazione parlamentare della senatrice Elena Ferrara, ha chiarito che non vi è nessun termine definito per la messa a regime del registro elettronico nella scuole.

ROMA - Il registro elettronico non sarà obbligatorio nemmeno per il prossimo anno scolastico. Lo ha confermato Viale Trastevere al portale specializzato Skuola.net.

(http://www.skuola.net/news/scuola/registro-elettronico-non-obbligatorio.html)

Come ha precisato il Sottosegretario di Stato all'Istruzione Gabriele Toccafondi il 7 agosto scorso, rispondendo ad un’interrogazione parlamentare della senatrice Elena Ferrara, il decreto legge 95/2012, converito con modificazioni alla legge 7 agosto 2012 n.135, prevede una serie di misure per la dematerializzazione dell’amministrazione scolastica, a partire dall’anno scolastico 2012-2013, senza tuttavia stabilire in termini perentori la loro messa a regime.

Tuttavia a Settembre 2012 il Ministero della Pubblica Istruzione annunciava un piano ambizioso: “Segreterie scolastiche libere dalla carta. Un computer in ogni classe di medie e superiori”, dichiarando che “Grazie ad un finanziamento complessivo di 24 milioni di euro da quest’anno tutte le 34.558 classi delle scuole medie e le 62.600 classi delle scuole superiori potranno contare su un computer da utilizzare nelle lezioni quotidiane.”

Insomma sembrava l’annuncio di una morte improvvisa per il tradizionale e tanto temuto (dagli studenti) registro di carta, a favore di sistemi più evoluti. Purtroppo questo progetto ambizioso e impegnativo non ha avuto piena applicazione.

Il pc in ogni classe non è arrivato, come dimostra ad esempio la recente vicenda del Mamiami, costretto ad elemosinare pc dai privati, o le tante storie raccontate dagli insegnati, che in alcune scuole, si sono arrangiati trascrivendo le assenze su un quaderno in classe e successivamente facendo la fila per inserirle nei pochi pc disponibili nell’aula computer. Vale la pena tuttavia ricordare che, invece, l’altra novità annunciata ad inizio anno dal Miur, ovvero l’avvento delle iscrizioni online, è stata messa in atto, tutto sommato, senza grossi intoppi.

40 milioni per i computer

Skuola.net ha quindi chiesto a Viale Trastevere di spiegare cosa è successo negli ultimi 365 giorni. Con una trasparenza degna di nota, ci hanno mostrato documenti che dimostrano l’erogazione di un finanziamento anche superiore ai 24 milioni promessi. Si tratta di circa 40.876.135 euro disposti a dicembre 2012, pari a 111,15 euro per classe in media. Che sembrano oggettivamente pochi per poter acquistare un pc da destinare all’uso in ogni classe. Ne è consapevole lo stesso Toccafondi, che ricorda che queste risorse, insieme a quelle già erogate normalmente e unitamente all’intervento degli Enti locali, costituiscono comunque un primo significativo supporto.

Problemi ad erogare i fondi

Insomma il gap accumulato nasce in parte dal ritardo con cui i fondi si sono resi effettivamente disponibili, a cui si potrebbe aggiungere il mancato utilizzo dei fondi da parte delle scuole. In una lettera del gennaio 2013 indirizzata agli organi competenti del Miur, l’allora Capo Dipartimento Giovanni Biondi ricordava alle Istituzioni scolastiche di utilizzare questi fondi. 

Come spesso accade nel sistema scolastico, le somme vengono stanziate, ma non utilizzate. E’ accaduto anche per l’edilizia scolastica, come ricordava la Ministra Carrozza al Parlamento il 6 giugno scorso, secondo la quale dei 349 milioni stanziati nel 2010, ad oggi ne sono stati erogati solo 98.

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http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=DqDblJtpF0c

A.L.