Al via le prove Invalsi per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado

Prendono il via la prossima settimana i test Invalsi 2014. Oltre 2 milioni di alunni di tutta Italia si cimenteranno con le prove che sondano la loro preparazione in matematica, lettura e italianoGli allievi interessati saranno circa 568.000 in seconda primaria, circa 561.000 in quinta primaria, circa 594.000 nelle terze delle scuole secondarie di primo grado e circa 562.000 nelle seconde delle scuole secondarie di secondo grado.
 
 
ROMA - Prendono il via la prossima settimana i test Invalsi 2014. Oltre 2 milioni di alunni di tutta Italia si cimenteranno con le prove che sondano la loro preparazione in matematica, lettura e italianoGli allievi interessati saranno circa 568.000 in seconda primaria, circa 561.000 in quinta primaria, circa 594.000 nelle terze delle scuole secondarie di primo grado e circa 562.000 nelle seconde delle scuole secondarie di secondo grado.
 
Le prove saranno collegate alle Indicazioni Nazionali e andranno da un minimo di 20-25 domande a disciplina per la seconda primaria, ad un massimo di circa 50 domande, sempre per disciplina, per la seconda della scuola secondaria di secondo grado. Anche i tempi previsti per lo svolgimento varieranno in funzione del livello scolastico.

Si comincerà con le rilevazioni nella Primaria: martedì 6 maggio sono in calendario la prova preliminare di lettura (prova scritta a tempo della durata di due minuti per testare la capacità di lettura/decodifica raggiunta da ciascun allievo) e la prova di italiano per le seconde classi.
Lo stesso giorno le quinte affronteranno la prova di Italiano. Il 7 maggio prova di Matematica per le seconde e le quinte (che dovranno compilare pure il Questionario).
 
La settimana successiva, il 13 maggio, toccherà alle classi seconde della secondaria di secondo grado con prova di Italiano, di Matematica e Questionario studente.
 
Per le scuole secondarie di primo grado l'appuntamento é fissato al 19 giugno, con la prova nazionale messa a punto dall'Istituto per l'esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. Mentre non si svolgerà più alcun test in prima classe.
 
In una nota indirizzata ai Dirigenti scolastici, l'Invalsi sottolinea come sia "molto importante che gli allievi siano messi nelle condizioni di affrontare le prove nel migliore dei modi, consapevoli dell'importanza che essi le svolgano con impegno e senza ansia. Pertanto  è importante adottare tutte le misure che garantiscano che gli alunni lavorino individualmente, evitando suggerimenti da parte di chicchessia. Il mancato raggiungimento di questo fondamentale obiettivo comporterebbe la rilevazione di dati privi di significato o addirittura fuorvianti e costituirebbe uno spreco di tempo e di denaro per le scuole stesse e per l'Invalsi. È cruciale che la rilevazione 2013-2014 si svolga in modo corretto come è sostanzialmente avvenuto nelle edizioni degli anni passati in cui le analisi statistiche per rilevare dati anomali e comportamenti 'opportunistici' (il cosiddetto cheating), che saranno utilizzate anche quest'anno, non hanno fatto emergere situazioni di particolare preoccupazione".
 
Intanto, nel pomeriggio di sabato 3 maggio, il MIUR ha pubblicato un comunicato stampa con il quale ha presentato l’operazione Invalsi 2014. Viale Trastevere ha tenuto a dire che queste prove “offrono a ciascuna scuola dati che possono essere utilizzati come strumento di riflessione e miglioramento, poiché forniscono il paragone con un campione rappresentativo a livello regionale e nazionale”.
 
Sempre dal Ministero sottolineano che “come ogni anno è stato estratto un campione rappresentativo di classi in cui tutte le operazioni saranno curate da un osservatore esterno. Un primo rapporto sugli esiti delle prove, basato sui dati campionari, sarà disponibile già il prossimo 10 luglio. Mentre a settembre le scuole avranno a disposizione i dati relativi alle loro classi. La quota di istituti che ha utilizzato questi dati nel 2013 è stata pari al 71%. Erano il 51% nel 2012 e il 42% nel 2011”.

 “Per il futuro – piega sempre il MIUR - si sta lavorando alla somministrazione informatica delle prove che potrebbe sbarcare nelle scuole già nel 2015 in forma sperimentale. Da oltre un anno, poi, l’Istituto sta sperimentando modelli alternativi di prove per il quinto anno della scuola superiore da proporre al Miur per la loro possibile introduzione. Si lavora anche all'ampliamento degli ambiti disciplinari oggetto di misurazione (lingua inglese, scienze naturali) e per rendere direttamente comparabili gli esiti nazionali delle rilevazioni con quelli delle ricerche internazionali (Pisa, Timss, Pirls)”.

 
Comunicato stampa MIUR
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/cs030514