NUOVA GENERAZIONE DI TESTI SCOLASTICI NELLA SCUOLA INCLUSIVA A MISURA DI STUDENTE

 Si sono concluse nella seconda decade dello scorso mese di maggio le procedure di adozioni dei libri di testo, implementate dalle Istituzioni Scolastiche per l’anno scolastico 2014/2015. Per cogliere lo spirito innovativo delle vigenti disposizioni legislative, negli scenari delle buone pratiche didattico-educative, abbiamo intervistato il prof. Salvatore Giuliano, Dirigente Scolastico presso l’ITIS – Liceo Scientifico Tecnologico “Ettore Majorana” di Brindisi.

 

BRINDISI - Si sono concluse nella seconda decade dello scorso mese di maggio le procedure di adozioni dei libri di testo, implementate dalle Istituzioni Scolastiche per l’anno scolastico 2014/2015. Per cogliere lo spirito innovativo delle vigenti disposizioni legislative, negli scenari delle buone pratiche didattico-educative, abbiamo intervistato il prof. Salvatore Giuliano, Dirigente Scolastico presso l’ITIS – Liceo Scientifico Tecnologico “Ettore Majorana” di Brindisi.  

Si tratta dell’Istituzione Statale che dal 2009 promuove e realizza – nell’ambito di una rete di cui è capofila – il Progetto “Book in Progress”, iniziativa funzionale a ridurre i costi dei libri scolastici, attraverso l’azione sinergica di un network composto da trecento docenti, impegnati nella realizzazione di testi ideati nella logica della personalizzazione degli interventi formativi.

D.        -  Professor Salvatore Giuliano, la nota MIUR del 9 Aprile 2014, avente per oggetto “Adozioni libri di  testo - anno scolastico 2014/2015”, rappresenta un importante documento di riferimento per le Istituzioni Scolastiche, già impegnate - nello scorso mese di maggio - nei procedimenti adozionali previsti dalla vigente normativa. Ci indichi le principali novità ascrivibili a tale ambito, tenuto conto della Sua esperienza di Dirigente Scolastico.

R. - La Nota MIUR 2061 del 19 marzo 2014, relativa all’adozione dei libri di testo scolastici per l’A.S. 2014/2015, introduce importanti novità sull’argomento. Gli aspetti più innovativi della suddetta circolare derivano dall’interpretazione in prima applicazione della Legge 128/2013.

Per la prima volta, nell’annuale nota emanata dal MIUR, relativa alle adozioni dei libri di testo, si fa esplicito riferimento a due aspetti di particolare interesse: la promozione e lo sviluppo della cultura digitale anche nella definizione di nuove generazioni di testi  scolastici, cosi come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale; la possibilità del Collegio dei Docenti di adottare libri di testo, ovvero strumenti alternativi, in coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa.

Viene esplicitato in maniera chiara, per la prima volta, la non obbligatorietà delle adozioni di libri di testo, almeno nella forma e nelle modalità con le quali le abbiamo sempre intese. Altro tema importante della Nota Ministeriale del 19 marzo riguarda l’abolizione del vincolo temporale delle adozioni. Al punto n. 4 si legge infatti: “Il vincolo temporale di adozione dei testi scolastici (5 anni per la scuola primaria e 6 anni per la scuola secondaria di primo e di secondo grado), nonché il vincolo quinquennale di immodificabilità dei contenuti dei testi sono abrogati a decorrere dalle adozioni per l’anno scolastico 2014/2015”. La Nota pone anche attenzione alla riduzione dei tetti di spesa, per dare una risposta al cosiddetto caro-libri.

D.    - Tra le innovazioni introdotte dalla recente normativa, la nota MIUR del 9 Aprile 2014 richiama la possibilità di realizzazione diretta di materiale didattico digitale da parte delle Istituzioni Scolastiche, così come previsto dall’art. 6 della L. 128/2013.  Quali sono i riferimenti applicativi delle nuove disposizioni?

R. - Al punto n. 3 della Nota si chiarisce che “gli Istituti Scolastici  possono  elaborare  il materiale  didattico  digitale  per  specifiche discipline da utilizzare come libri di testo e strumenti didattici per la disciplina di riferimento; l’elaborazione di ogni prodotto  è affidata ad un docente  supervisore che garantisce, anche avvalendosi di altri docenti, la qualità dell’opera sotto il profilo scientifico e didattico, in  collaborazione con gli studenti delle proprie classi in orario curriculare nel corso dell’anno scolastico.

       L’opera didattica è registrata con licenza che consenta la condivisione e la distribuzione gratuite e successivamente inviata, entro la fine dell’anno scolastico, al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della  Ricerca e  resa disponibile a tutte le scuole statali, anche adoperando piattaforme digitali già preesistenti”. Tale possibilità prende  spunto  da  esperienze  di  produzione  di  contenuti  didattici  sostitutivi dei libri di testo e pare dare riconoscimento all’esperienza Book in Progress, i cui riferimenti sono consultabili sul sito web www.bookinprogress.it.

D. – Ci descriva l’esperienza Book in Progress, indicando come si concretizza la possibilità di realizzazione diretta di materiale didattico digitale da parte delle Istituzioni Scolastiche, nella logica laboratoriale di un fare scuola incentrato sul perseguimento del successo formativo di tutti e di ciascuno, come pure sul principio d’inclusione sociale e cittadinanza attiva degli apprendenti.
R. -  Book in Progress, esperienza nata nell’ITIS Majorana di Brindisi nel 2009, vede oggi circa centocinquanta Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado di ogni regione d’Italia, organizzate in dipartimenti redazionali nazionali per la produzione e condivisione di materiali, soprattutto per l’attuazione di una  nuova metodologia didattica.
      Tale proposta, oltre ad aver contribuito in modo sostanziale alla riduzione dei tetti di spesa per i libri di testo  - una dotazione completa per una prima classe che adotta il Book in Progress non supera i sessanta euro di spesa, a fronte di circa 350/450 euro per i libri di testo tradizionali -, ha comportato una  rivisitazione  della didattica e conseguenzialmente migliorato gli apprendimenti. I contenuti del Book in Progress vengono prodotti anche in versione digitale interattiva multimediale e fruiti su tablet che le famiglie acquistano a condizioni agevolate, grazie  al  risparmio sui  libri  di  testo. 
      L’utilizzo della tecnologia, unita alla produzione di contenuti appositamente progettati, ha consentito di cambiare i tempi e gli spazi dell’apprendimento.
 
Paolo PALOMBA