Master sull’Autismo. Sono aperte le iscrizioni al primo Master sull’autismo, un percorso didattico multidisciplinare che formerà professionisti capaci di gestire, a 360 gradi, pazienti autistici

LECCE - L’Università del Salento dà il via al primo Master su Il Disturbo dello Spettro dell’Autismo: un approccio multidisciplinare, un percorso formativo innovativo, che l’università salentina ha deciso di avviare anche grazie alla preziosa convenzione e partecipazione di Angsa (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), l’associazione Onlus Amici di Nico, ASL Lecce, il CIDI (Centro Iniziativa Democratica Insegnanti) e Formedica.

Il Master, organizzato presso il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo, di via Stampacchia a Lecce, è a numero chiuso: i posti disponibili sono 60, con un minimo di partecipanti pari a 25 individui. A presentare la domanda d’accesso, che dovrà essere consegnata entro il 15 ottobre 2015, potranno essere laureati in possesso di laurea triennale o titolo superiore.

L’Università del Salento ha ideato questo Master accogliendo le richieste di tutte le associazioni che si occupano di DSA, alle quali l’Università si è appoggiata per comprendere le necessità reali di chi è affetto da questa grave patologia. I professionisti che completeranno il master, saranno quindi in grado di programmare percorsi psico-educativi specifici e differenziati sul bambino e di produrre interventi di rete, in un’ottica multidisciplinare.

Non solo diagnosi medica quindi, ma anche gestione del rapporto fra mondo scolastico ed extra-scolastico, studio di percorsi specifici per ciascun soggetto affetto da DSA, ed ovviamente conoscenza del quadro completo delle diverse metodologie cliniche e psicologiche utili a consentire al paziente di integrarsi nell’ambiente.

La collaborazione fra l’ente universitario e le associazioni che si occupano in prima persona del disturbo dello spettro dell’autismo appare in questo momento quanto mai importante: è di questi giorni la richiesta alla Regione da parte di Angsa Puglia Onlus di revocare la delibera della Giunta Regionale n.1340 del 5 giugno 2015, attraverso la quale si limita il beneficio dei contributi ABA, ai soli minori da 0 a 17 anni, prima aperto a tutti, adulti compresi.

La ragione di questa scelta da parte della Giunta Regionale trova un suo fondamento nella pubblicazione delle ultime ricerche mediche, attraverso le quali si evince come il metodo ABA, per il quale i pazienti affetti da DSA ricevevano un contributo, ha efficacia solo in età prescolare e adolescenziale, sottolineando come dopo quest’età l’adulto autistico abbia necessità di interventi educativo-abilitativi che seguano modelli differenti da quelli seguiti per i più piccoli. Superfluo il metodo ABA anche per gli adulti che non ne hanno mai usufruito in età evolutiva di aiuti mirati, per i quali il quadro clinico è, quindi, più complesso e multiproblematico, tanto da rendere indispensabili solo gli interventi farmacologici e sociosanitari.

Si auspica ora che si aprano nuovi tavoli di confronto e sostegno anche per tutti coloro i quali, non accedendo più ai contributi ABA, abbiano comunque bisogno di seguire percorsi differenti per convivere dignitosamente con il proprio Disturbo dello Spettro dell’Autismo.

Miriam Ratta