“Gian Burrasca, il musical”. Questo è il titolo dello spettacolo messo in scena ieri in serata dalle classi quinte della scuola primaria "G. Lombardo Radice" di Nardò, nell’eccezionale e splendida cornice del teatro comunale neretino.
NARDO' (Lecce) - “Gian Burrasca, il musical”. Questo è il titolo dello spettacolo messo in scena ieri in serata dalle classi quinte della scuola primaria "G. Lombardo Radice" di Nardò, nell’eccezionale e splendida cornice del teatro comunale neretino.
La storia, tratta dal libro “Il giornalino di Gian Burrasca”, narra del piccolo Giovannino Stoppani meglio conosciuto come Gian Burrasca, personaggio portato alla fama in seguito all’interpretazione che ne fece Rita Pavone nel 1964, così soprannominato dalla sua famiglia a causa della sua esuberanza e irrequietezza, manifestata attraverso comportamenti capaci di mettere in imbarazzo parenti ed amici.
Le abili e creative maestre, con la collaborazione dei propri alunni, hanno trasformato gli episodi più simpatici e divertenti della vicenda in un testo teatrale, completato e arricchito da parodie di note canzoni pop e balletti.
La rappresentazione, già tenutasi lo scorso 7 giugno, presso il cortile della scuola di via Pilanuova, è frutto di un lungo percorso didattico, che ha visto insegnanti ed alunni affrontare la lettura di testi scritti sotto forma di diario, narranti le esperienze vissute dai protagonisti nel drammatico periodo del secondo conflitto mondiale.
Dalle pagine del “Diario di Anna Frank” alla lettura de “Il silenzio dei vivi” di Elisa Sprinter, da “Ho sognato per anni la cioccolata” di Trudi Birger fino ad approdare alla lettura delle pagine del diario del piccolo Giovannino Stoppani contenute nel libro “Il giornalino di Gian Burrasca” scritto da Vamba, pseudonimo di Luigi Bertelli.
La rappresentazione finale che ne è scaturita ha messo in rilievo capacità artistiche notevoli possedute da tutti i bambini: dagli attori principali, molte volte simpatici ed ironici, ai narratori fino ai bambini del coro e ai ballerini, coordinati dai maestri della scuola Body’s Expression Dance Accademy e della scuola “Danza più” di Nardò.
Un plauso particolare va a Letizia Zacchino che ha interpretato la piccola peste protagonista in modo naturale e convincente, dotandola di capacità canore notevoli. A fare da contorno allo spettacolo i costumi e le scene, ben studiati e curati nel dettaglio, di Carla Alemanno e Tony Antico.
La direzione artistica e gli arrangiamenti musicali, affidati ai fratelli Alessandro e Tommaso Zuccaro, hanno dato la possibilità ad uno spettacolo ben congegnato di raggiungere la sua completezza.
Cinzia Ferilli