Nardò potrebbe ospitare una tappa de "La Notte della Taranta". E il Presidente della Fondazione della Notte della Taranta, Massimo Manera, si dichiara disponibile a ipotizzare una location sul mare per la diciottesima edizione de "La Notte della Taranta", la manifestazione dedicata alla musica popolare pugliese che quest'anno si terrà dal 4 al 22 agosto.
NARDO' (Lecce) - Nardò potrebbe ospitare una tappa della Notte della Taranta. E il Presidente della Fondazione de "La Notte della Taranta", Massimo Manera, si dichiara disponibile a ipotizzare una location sul mare per la diciottesima edizione de "La Notte della Taranta", la manifestazione dedicata alla musica popolare pugliese che quest'anno si terrà dal 4 al 22 agosto.
Lo ha annunciato ieri mattina l’assessore alla Cultura del Comune di Nardò, Mino Natalizio
All’indomani della conferenza stampa che a Bari, il 27 marzo, ha reso pubblico il programma e il nuovo maestro concertatore, Phil Manzanera, dell’importante kermesse popolare dell’estate salentina, Massimo Manera ha espresso compiacimento per l’ipotesi che una “tappa della notte della taranta possa sbarcare in una località marina del Salento.
Immediata la risposta dell’assessore alla cultura del Comune di Nardò, Mino Natalizio, all’assist di Manera:
“Ebbene Presidente, Nardò c'è... Il Comune di Nardò ha manifestato la propria disponibilità ad essere inserita nel circuito itinerante del Festival della Notte della Taranta. Del resto - spiega l’assessore Natalizio – le motivazioni ci sono tutte. È appena il caso di ricordare che anche Nardò è stata "Terra di Taranta" e annovera tra i suoi figli quel maestro Luigi Stifani che è considerato uno dei più importanti violinisti terapeuti dei rituali legati al tarantismo salentino, fenomeno tra i più rilevanti della demo-antropologia italiana.
Luigi Stifani - continua l’assessore - accompagnò Ernesto De Martino in occasione della sua ricerca sul tarantismo negli anni cinquanta, introducendolo ai simbolismi di una tradizione che trovò spazio in uno dei saggi fondamentali dell'antropologia italiana, La terra del rimorso.
D'altro canto, lo stesso libro conferì notorietà allo stesso “Mesciu Gigi” che, a differenza di altri importanti e coevi musicisti terapeuti, mantenne buone relazioni con il mondo degli studiosi accademici e non. Fino alla morte del Maestro la sua bottega di barbiere è stata meta di un'inesauribile sequela di amici, studiosi e curiosi.
Apprezziamo quindi la proposta di Manera di far "espatriare" la Notte della Taranta fuori dai confini della Grecia Salentina e ribadiamo la disponibilità della Città di Nardò ad ospitare una tappa dell'evento, nella consapevolezza che ciò non potrà che arricchire il Festival, già di per sè noto e di successo, e che sempre più si presta ad esportare il "brand Salento" in tutto il mondo."