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Inserito 28 Aprile 2025
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da Redazione
Coach Matteo Mecacci sorride per la vittoria di prestigio (84-86 in conto finale), che fa il paio con quella di qualche giorno fa in casa con Orzinuovi e che regala al Toro una mini serie positiva, due vittorie consecutive che sono una buona premessa per la post-season in cui ci si gioca la permanenza in serie A.
NARDO' (Lecce) - Il risultato finale non inganni. Rimini non si è "scansata", non è scesa in campo senza stimoli, non ha avuto nemmeno la comprensibile prudenza di evitare rischi di contrattempi fisici a pochi giorni dai play-off. La squadra di Dell'Agnello ha inseguito con determinazione la vittoria (che non serviva alla sua classifica) e ha onorato i propri tifosi e una regular season chiusa con merito al secondo posto. Nardò è uscita alla distanza dopo un primo tempo molto deficitario, riuscendo a fare un colpaccio inutile per la graduatoria e per il piazzamento play-out, ma prezioso per fare rifornimento di fiducia e di sorrisi in vista dello spareggio con Cremona.
Coach Matteo Mecacci sorride per la vittoria di prestigio (84-86 in conto finale), che fa il paio con quella di qualche giorno fa in casa con Orzinuovi e che regala al Toro una mini serie positiva, due vittorie consecutive che sono una buona premessa per la post-season in cui ci si gioca la permanenza in serie A. "Fatemi fare innanzitutto i complimenti a Rimini per il campionato che ha fatto e un in bocca al lupo per i play-off - ha esordito in conferenza stampa il tecnico di Siena - ha giocato una signora stagione e si è meritamente guadagnata il secondo posto. Anche oggi qui, in una partita che oggettivamente contava meno per entrambe le squadre, c'è stato un palazzetto pieno, rumoroso e festante e questa è sempre una cosa molto bella. Per quanto riguarda il match, va detto che le ultime partite di regular season a volte sono strane, soprattutto quando le motivazioni sono minori. Anche nell'ambito della stessa partita. Mi spiego, nei primi due quarti le due difese sono state allegre, negli altri due quarti c'è stata più fisicità e anche più energia e poi, come spesso succede, negli ultimi cinque minuti, con il punto a punto, a perdere non ci sta nessuno. Noi siamo stati abbastanza bravi a rimanere lì, perché ad un certo punto stavamo combinando una frittata. Sul +5 abbiamo fatto 0/2 ai liberi con Stewart jr. e dopo abbiamo perso un paio di palloni sanguinosi, però alla fine abbiamo avuto il carattere di volerla vincere. Stasera abbiamo visto una sintonia mentale da parte di tutti a stare lì, dopo che siamo stati sotto anche -18. Oggi la palla, nonostante la difesa intensa di Rimini, l'abbiamo fatta circolare anche in maniera costruttiva. Poi abbiamo fatto pochi canestri da fuori anche con dei tiri aperti, però l'idea era quella di utilizzare quest'ultima parte di campionato per far capire a noi stessi che se ci passiamo la palla siamo una squadra, altrimenti siamo tutt'altro".
Quando Nardò vince partite così, è normale ripensare un po' a tutto quello che è stato. Con un pizzico di fortuna in più, si poteva mettere in cassaforte la serie A senza dover attraversare l'inferno dei play-out. Mecacci è più ragionevole e onesto e incassa la realtà senza recriminazioni. La classifica ha sentenziato che lo spareggio salvezza sarà con Juvi Ferraroni Cremona. "La vittoria non cambia la nostra posizione - ha continuato - e non aumenta il nostro rammarico, perché purtroppo la squadra durante la stagione ha vissuto tanti momenti diversi e tanti infortuni che hanno causato problematiche oggettive nel lavoro. Prendiamo un attimo di fiducia e di energia da queste ultime due vittorie consecutive per andare a giocare un play-out molto tosto contro un avversario come Cremona. Adesso dobbiamo solo pensare a fare quella che sarebbe una vera e propria impresa, perché partiamo dall'ultimo posto disponibile per salvarsi. Sicuramente la vittoria di stasera è un segnale positivo. Vediamo che succede, perché come sapete i play-out sono sempre una lotteria abbastanza strana. Conta non avere paura, perché quando si gioca i play-off è tutto bello, quando si gioca i play-out è tutto brutto".
Nella A2 dei giganti, il Toro resiste. Se si ha la lucidità di non dare nulla per scontato, si può dire che i granata si sono guadagnati l'opportunità di giocarsi la categoria sino alla fine. Ad essere realisti, non è poco. Perché Nardò, comunque vada e nonostante quattro campionati di seconda serie, resta minuscola in un torneo con squadre che ostentano scudetti, blasone e ambizioni. Ma questo, sino ad oggi, non ha spaventato, anzi è stato un motivo in più per combattere con coraggio. E così sarà ancora.
Consigli di viaggio: chiudere gli occhi e tirare il respiro. Poi mettersi comodo per quello che verrà.