I funerali di Papa Francesco a San Pietro: la bara sul sagrato, sopra il Vangelo

Il Vaticano stima al momento 200mila persone nell'area. Prima delle esequie in Basilica l'omaggio dei capi di Stato, da Trump a Mattarella. C'è Zelensky. Il carro funebre, per il corteo fino a Santa Maria Maggiore, è una papamobile aperta.

ROMA - L'omelia del cardinale decano Giovanni Battista Re: "Il Papa ha scelto di donarsi fino all'ultimo giorno"

"Nonostante la sua finale fragilità e sofferenza, Papa Francesco ha scelto di percorrere questa via di donazione fino all'ultimo giorno della sua vita terrena.

Egli ha seguito le orme del suo Signore, il buon Pastore, che ha amato le sue pecore fino a dare per loro la sua stessa vita. E lo ha fatto con forza e serenità, vicino al suo gregge, la Chiesa di Dio", ha detto il cardinale decano Giovanni Battista Re nell'omelia della messa esequiale.

Applausi dalla folla, a Santa Maria Maggiore e a San Pietro, nel momento in cui il decano ha ricordato l'impegno di Francesco per la pace. Le centinaia di migliaia di fedeli hanno sottolineato i passaggi più significativi del discorso, quando il cardinale ha ricordato i valori principali del pontificato di Bergoglio, dagli appelli contro la guerra al pensiero verso i migranti e i bisognosi.

"In unione spirituale con tutta la Cristianità siamo qui numerosi a pregare per Papa Francesco perché Dio lo accolga nell'immensità del suo amore. Papa Francesco soleva concludere i suoi discorsi ed i suoi incontri personali dicendo: 'Non dimenticatevi di pregare per me'. Ora, caro Papa Francesco, chiediamo a Te di pregare per noi e ti chiediamo che dal cielo Tu benedica la Chiesa, benedica Roma, benedica il mondo intero, come domenica scorsa hai fatto dal balcone di questa Basilica in un ultimo abbraccio con tutto il popolo di Dio, ma idealmente anche con l'umanità che cerca la verità con cuore sincero e tiene alta la fiaccola della speranza". Così il cardinale decano Giovanni Battista Re.

Al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e alla moglie Melania è stato riservato un posto in prima fila. Alla sua destra il presidente finlandese e alla sua sinistra il presidente estone. Accanto al presidente estone Re Felipe di Spagna e accanto al presidente finlandese Emanuel Macron e la moglie Brigitte. Posto in prima fila anche per il presidente ucraino Voldymyr Zelensky, seduto un po' più distante da Trump.

In questo momento le competenti autorità informano che stanno partecipando ai funerali di Papa Francesco circa 200 mila persone.

I leader mondiali presenti ai funerali, per aree geografiche

 

 Africa

  • Algeria: Il ministro degli Esteri Ahmed Attaf.
  • Angola: Il presidente Joao Manuel Goncalves Lourenc.
  • Burkina Faso: Il ministro degli Esteri Karamoko Jean Marie Traore.
  • Burundi: Il vicepresidente Prosper Bazombaza.
  • Camerun: Il ministro Paul Atanga.
  • Capo Verde: Il presidente Jose' Maria Neves.
  • Ciad: Il ministro Mathieu Guibolo Fanga.
  • Costa d'Avorio: L'Alto Rappresentante del Presidente Gilbert Kafana Kone.
  • Egitto: Il ministro per gli Affari religiosi Osama Elsayed Mahmoud Mohamed Saad.
  • Eswatini: La vicepremier Thulisile Dladla.
  • Gabon: Il presidente Brice Clotaire Oligui Nguema.
  • Gambia: Il consigliere del presidente Henry Gomez.
  • Guinea Equatoriale: Il vicepresidente Teodoro Nguema Obiang Mangue.
  • Kenya: Il presidente William Samoei Ruto.
  • Lesotho: Il re Letsie III.
  • Madagascar: Il presidente Andry Rajoelina.
  • Malawi: L'ambasciatore Joseph John Mpingajira.
  • Mali: Il ministro degli Esteri Mossa Attaher.
  • Marocco: Il capo del governo Aziz Akhannouch.
  • Mozambico: Il presidente Daniel Chapo.
  • Namibia: Il ministro degli Esteri Selma Ashipala-Musavyi.
  • Nigeria: Il presidente del Senato Godswill Obot Akpabio.
  • Rep. Centrafricana: Il presidente Faustin-Archange Touadera.
  • Repubblica Democratica del Congo: Il presidente Felix Tshisekedi.
  • Ruanda: L'ambasciatore Igor Cesar.
  • Senegal: Il ministro dell'Interno Jean Baptiste Tine.
  • Sierra Leone: Il presidente Julius Maada Bio.
  • Sudan: L'incaricato d'affari alla Sede Salah Mohamed Ishag Raham.
  • Sud Sudan: Il ministro degli Esteri Monday Semaya K. Kumba.
  • Tanzania: Il vicepresidente Philip Isdor Mpango.
  • Togo: Il presidente Faure' Essozimna Gnassingbe.
  • Tunisia: Il ministro degli Esteri Mohamed Ali Naft.
  • Uganda: La presidente del Senato Among Anita Annet.
  • Zambia: Il ministro degli Esteri Mulambo Haimbe.
  • Zimbabwe: Il vicepresidente Costantino Guveya Dominic Nykadzino Chiweng.
  •  
  •  Americhe
  • Argentina: Il presidente Javier Milei con la sorella Karina.
  • Belize: La governatrice generale Froyla Tzalam.
  • Bahamas: L'ambasciatore Joseph R. Curry.
  • Bolivia: L'ambasciatrice Teresa Susana Subieta Serrano.
  • Brasile: Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva con la moglie Jana.
  • Canada: La governatrice generale Mary Simon.
  • Cile: Il presidente del Senato Manuel Jose' Ossandon.
  • Colombia: La first lady Veronica Alcocer Garcia.
  • Costa Rica: L'ambasciatore Federico Zamora Cordero.
  • Cuba: Il vicepresidente Salvador Valdes Mesa.
  • Ecuador: Il presidente Daniel Noboa Azin.
  • El Salvador: Il vicepresidente Felix Ulloa Garay.
  • Giamaica: L'ambasciatore Richard Brown.
  • Guatemala: Il ministro della Cultura Liwy del Carmen Grazioso Sierra.
  • Haiti: Delegata permanente Unesco Lilas Desquiron.
  • Honduras: Il presidente Xiomara Castro.
  • Messico: La vicepresidente Rosa Icela Rodriguez.
  • Nicaragua: L'ambasciatore in Spagna Maurizio Gelli.
  • Paraguay: Il presidente della Camera Raul Latorre.
  • Peru': Il ministro degli Esteri Elmer Schialer Salcedo.
  • Repubblica Dominicana: Il presidente Luis Rodolfo Abinader Corona.
  • Saint Kitts a Navis: Il console onorario Matteo Forcon.
  • Saint Vincent: L'ambasciatore Wafic Sai.
  • Stati Uniti: Il presidente Donald Trump e la moglie Melania. A Roma anche l'ex presidente Joe Biden con la moglie Jill, ma non fa parte della delegazione ufficiale.
  • Uruguay: Il ministro degli Esteri Mario Lubetkin.
  • Venezuela: Il ministro degli Esteri Yivan Eduardo Gil Pinto.
  •  
  •  Asia
  • Armenia: Il presidente Vahagn Khachaturyan.
  • Australia: Il Governatore Generale Sam Mostyn.
  • Azerbajan: La presidente del Parlamento Sahiba Gafarova.
  • Bangladesh: Il primo ministro Muhammad Yunus.
  • Cina: L'ex vicepresidente Chen Chin-Jen.
  • Corea del Sud: Il ministro della Cultura You In Chon.
  • Filippine: Il presidente Ferdinand Marcos e la moglie Liza Marcos.
  • Giappone: Il Ministro degli Esteri Takeshi Iwaya.
  • India: La presidente Droupadi Murmu.
  • Indonesia: Il presidente Joko Widodo.
  • Kirghizistan: Il ministro della Giustizia Aiaz Baetov.
  • Malesia: Il ministro Azalina Binti Othman.
  • Maurizio: Il ministro della Giustizia Gavin Patrick Cyril Glover.
  • Myanmar: L'ambasciatore Hmway Hmway Khyn.
  • Mongolia: Il ministro degli Esteri Batmunkh Battsetseg.
  • Nuova Zelanda: Il primo ministro Christopher Mark Luxon.
  • Pakistan: Il ministro Salik Hussain.
  • Papuasia: L'ambasciatore Joseph Varo.
  • Seychelles: Il presidente Wavel Ramkalawan.
  • Singapore: Il ministro Maliki Osman.
  • Sri Lanka: Il ministro degli Esteri Herath Mudiyanselage Vijitha Herath.
  • Timor Leste: Il presidente Jose' Ramos Horta.
  • Thailandia: Il ministro Chousak Sirinil.
  • Turchia: Il presidente del parlamento Numan Kurtulmus.
  • Uzbekistan: Il vicepresidente del Senato Sodiq Safoev.
  • Vanuatu: L'ambasciatore Bernard Lecler.
  • Vietnam: L'ambasciatore Duong Hai Hung.
  • Medio Oriente
  • Arabia Saudita: Il ministro per il Clima Adel bin Ahmad Al Jubeir.
  • Bahrein: Il ministro dei Trasporti Abdulla Ahmed Abdulla Al Khalifa.
  • Emirati Arabi Uniti: Lo sceicco Khaled bin Mohamed bin Zayed.
  • Giordania: Re Abdallah II e la regina Rania.
  • Iran: Il ministro della Cultura Seyed Abbas Saleh Shariati.
  • Iraq: Il presidente del Kurdistan Nechirvan Barzani.
  • Israele: L'ambasciatore alla Santa Sede Yaron Sideman.
  • Kuwait: L'ambasciatore Nasser Sanhat Alqahtan.
  • Libano: Il presidente Joseph Aoun.
  • Oman: L'ambasciatore Nayyid Nazar bin Al-Julanda bin Majid.
  • Palestina: Il primo ministro Mohamed Mustafa.
  • Qatar: Il primo ministro Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani.
  • Siria: Il ministro del Lavoro Hind Aboud.
  •  
  •  Europa
  • Albania: Il presidente Bajram Begaj.
  • Andorra: Il coprincipe Joan-Enric Vives Sicilia.
  • Austria: Il presidente Alexander Van der Bellen e il cancelliere Christian Stocker.
  • Belgio: Il re Filippo, la regina Mathilde e il primo ministro Bart De Wever.
  • Bielorussia: Il presidente del parlamento Igor Sergueyenko.
  • Bosnia Erzegovina: La presidente di turno Zelika Cvijanovic.
  • Bulgaria: Il primo ministro Rossen Jeliazkov.
  • Cipro: Il presidente Nikos Christodoulides.
  • Croazia: Il presidente Zoran Milanovic e il premier Andrej Plenkovic.
  • Danimarca: La regina Maria.
  • Estonia: Il presidente Alar Karis.
  • Finlandia: Il presidente Alexander Stubb.
  • Francia: Il presidente Emmanuel Macron.
  • Georgia: Il presidente Mikheil Kavelashvili.
  • Germania: Il presidente Frank-Walter Steinmeier e il cancelliere Olaf Scholz.
  • Gran Bretagna: Il principe William e il premier Keir Starmer.
  • Grecia: Il primo ministro Kyriakos Mitsotakis.
  • Irlanda: Il presidente Micheal Higgins e il premier Micheal Martin.
  • Islanda: La presidente Halla Tomasdottir.
  • Kosovo: Il presidente Vjosa Osmani e il premier Albin Kurti.
  • Lettonia: Il presidente Edgars Rinkevics.
  • Liechtenstein: Il principe Alois.
  • Lituania: Il presidente Gitanas Nauseda.
  • Lussemburgo: Il Granduca Enrico.
  • Malta: La presidente Myriam Spiteri Debon.
  • Moldova: La presidente Maia Sandu.
  • Monaco: Il principe Alberto II e la principessa Charlene.
  • Montenegro: Il presidente Jakov Milatovic.
  • Nord Macedonia: La presidente Gordana Siljanovska-Davkova.
  • Norvegia: Il principe ereditario Haakon, la principessa Mette-Marit e il ministro degli Esteri Espen Barth Eide.
  • Paesi Bassi: Il primo ministro Dick Schoof.
  • Polonia: Il presidente Andrzej Duda.
  • Portogallo: Il presidente Marcelo Rebelo de Sousa e il primo ministro Luis Montenegro.
  • Repubblica Ceca: Il premier Petr Fiala.
  • Romania: Il presidente ad interim Ilie Bolojan.
  • Russia: La ministra della Cultura Olga Lyubimova.
  • San Marino: I capitani Reggenti Denise Bronzetti e Italo Righi.
  • Serbia: Il presidente del governo Djuro Macut.
  • Slovacchia: Il presidente Peter Pellegrini.
  • Slovenia: La presidente Natasa Pirc Musar e il primo ministro Robert Golob.
  • Spagna: Il re Felipe VI e la regina Letizia.
  • Svezia: Il re Carlo XVI Gustavo, la regina Silvia e il primo ministro Ulf Kristersson.
  • Svizzera: La presidente Karin Keller-Sutter.
  • Ucraina: Il presidente Volodymyr Zelensky con la moglie Olena.
  • UE: I presidenti della Commissione Ursula Von der Leyen, del Consiglio Antonio Costa e del Parlamento Roberta Metsola.
  • Ungheria: Il presidente Tamas Sulyok e il premier Viktor Orban.
  •  
  •  Organizzazioni Internazionali
  • Nazioni Unite: Il segretario generale Antonio Guterres.
  • Consiglio d'Europa: Il vice segretario generale Bjorn Berge.
  • Ifad: Il presidente Alvaro Lario.
  • Ilo: Il direttore generale Gilbert Fossoun Houngbo.
  • Oim: La direttrice generale Amy Pope.
  • Oms: Il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus.
  • Osce: La presidente dell'Assemblea parlamentare Ms Pia Kauma.
  • Pam: Il vicedirettore Carl Skau.
  • Unhcr: La rappresentante in Italia Chiara Cardoletti.

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Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie - 8 maggio 2014
(Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014)

Registro dei provvedimenti
n. 229 dell'8 maggio 2014

IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

NELLA riunione odierna, in presenza del dott. Antonello Soro, presidente, della dott.ssa Augusta Iannini, vice presidente, della dott.ssa Giovanna Bianchi Clerici e della prof.ssa Licia Califano, componenti e del dott. Giuseppe Busia, segretario generale;

VISTA la direttiva 2002/58/CE del 12 luglio 2002, del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche;

VISTA la direttiva 2009/136/CE del 25 novembre 2009, del Parlamento europeo e del Consiglio, recante modifica della direttiva 2002/22/CE relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in  materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica, della direttiva 2002/58/CE relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche e del regolamento (CE) n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa a tutela dei consumatori;

VISTO il decreto legislativo 28 maggio 2012, n. 69 "Modifiche al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante codice in materia di protezione dei dati personali in attuazione delle direttive 2009/136/CE, in materia di trattamento dei dati personali e tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche, e 2009/140/CE in materia di reti e servizi di comunicazione elettronica e del regolamento (CE) n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa a tutela dei consumatori" (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 maggio 2012 n. 126);

VISTO il Codice in materia di protezione dei dati personali (d.lg. 30 giugno 2003, n. 196, di seguito "Codice") e, in particolare, gli artt. 13, comma 3 e 122, comma 1;

VISTA la precedente deliberazione del Garante recante "Avvio di una consultazione pubblica ai sensi dell'art. 122 volta ad individuare modalità semplificate per l'informativa di cui all'art. 13, comma 3, del Codice in materia di protezione dei dati personali" (Del. n. 359 del 22 novembre 2012, in Gazzetta Ufficiale del 19 dicembre 2012 n. 295);

TENUTO CONTO delle indicazioni fornite sul tema dal Gruppo di lavoro per la tutela dei dati personali ex art. 29, in particolare nella Opinion 04/2012 on Cookie Consent Exemption, adottata il 7 giugno 2012, e nel Working Document 02/2013 providing guidance on obtaining consent for cookies, adottato il 2 ottobre 2013 (disponibili rispettivamente ai link  http://ec.europa.eu/justice/data-protection/article-29/documentation/opinion-recommendation/files/2012/wp194_en.pdf e  http://ec.europa.eu/justice/data-protection/article-29/documentation/opinion-recommendation/files/2013/wp208_en.pdf);

TENUTO CONTO delle risultanze dei contributi pervenuti al Garante dai principali fornitori di servizi di comunicazione elettronica, nonché dalle associazioni dei consumatori e delle categorie economiche coinvolte che hanno partecipato alla suindicata consultazione pubblica;

CONSIDERATI gli ulteriori elementi emersi in occasione degli incontri tenutisi a settembre 2013 e febbraio 2014 presso l'Autorità, nell'ambito del tavolo di lavoro avviato dalla stessa al fine di sollecitare un nuovo e più diretto confronto con i suindicati soggetti, nonché con esponenti del mondo accademico e della ricerca che si occupano delle tematiche di interesse;

RITENUTO necessario adottare, ai sensi del combinato disposto degli artt. 13, comma 3, 122, comma 1 e 154, comma 1, lett. c), del Codice, un provvedimento di carattere generale, con il quale  oltre a individuare le modalità semplificate per rendere l'informativa online agli utenti sull'archiviazione dei c.d. cookie sui loro terminali da parte dei siti Internet visitati  si intende fornire idonee indicazioni sulle modalità con le quali procedere all'acquisizione del consenso degli stessi, laddove richiesto dalla legge;

CONSIDERATO che la disciplina relativa all'uso dei c.d. cookie riguarda anche altri strumenti analoghi (come ad esempio web beacon/web bug, clear GIF o altri), che consentono l'identificazione dell'utente o del terminale e che quindi devono essere ricompresi nell'ambito del presente provvedimento;

VISTE le osservazioni dell'Ufficio, formulate dal segretario generale ai sensi dell'art. 15 del regolamento n. 1/2000;

RELATORE il dott. Antonello Soro;

PREMESSA

1. Considerazioni preliminari.

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a. Cookie tecnici.

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Al fine di mantenere distinta la responsabilità degli editori da quella delle terze parti in relazione all'informativa resa e al consenso acquisito per i cookie di queste ultime tramite il proprio sito, si ritiene necessario che gli editori stessi acquisiscano, già in fase contrattuale, i suindicati link dalle terze parti (con ciò intendendosi anche gli stessi concessionari).

Nel medesimo spazio dell'informativa estesa deve essere richiamata la possibilità per l'utente (alla quale fa riferimento anche l'art. 122, comma 2, del Codice) di manifestare le proprie opzioni in merito all'uso dei cookie da parte del sito anche attraverso le impostazioni del browser, indicando almeno la procedura da eseguire per configurare tali impostazioni. Qualora, poi, le tecnologie utilizzate dal sito siano compatibili con la versione del browser utilizzata dall'utente, l'editore potrà predisporre un collegamento diretto con la sezione del browser dedicata alle impostazioni stesse.

Si ricorda che l'uso dei cookie rientra tra i trattamenti soggetti all'obbligo di notificazione al Garante ai sensi dell'art. 37, comma 1, lett. d), del Codice, laddove lo stesso sia finalizzato a "definire il profilo o la personalità dell'interessato, o ad analizzare abitudini o scelte di consumo, ovvero a  monitorare l'utilizzo di servizi di comunicazione elettronica con esclusione dei trattamenti tecnicamente indispensabili per fornire i servizi medesimi agli utenti".

L'uso dei cookie è, invece, sottratto all'obbligo di notificazione sulla base di quanto previsto dal provvedimento del Garante del 31 marzo 2004, che ha inserito espressamente, tra i trattamenti esonerati dal suindicato obbligo, quelli "relativi all'utilizzo di marcatori elettronici o di dispositivi analoghi installati, oppure memorizzati temporaneamente, e non persistenti, presso l'apparecchiatura terminale di un utente, consistenti nella sola trasmissione di identificativi di sessione in conformità alla disciplina applicabile, all'esclusivo  fine di agevolare l'accesso ai contenuti di un sito Internet" (deliberazione n. 1 del 31 marzo 2004, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 6 aprile 2004 n. 81).

Dal quadro sopra delineato, emerge pertanto che, mentre i cookie di profilazione, i quali hanno caratteristiche di permanenza nel tempo, sono soggetti all'obbligo di notificazione, i cookie che invece hanno finalità diverse e che rientrano nella categoria dei cookie tecnici, ai quali sono assimilabili anche i cookie analytics (v. punto 1, lett. a), del presente provvedimento), non debbono essere notificati al Garante.

6. Tempi di adeguamento.

Come già evidenziato in precedenza, il Garante è consapevole dell'impatto, anche economico, che la disciplina sui cookie avrà sull'intero settore della società dei servizi dell'informazione e, quindi, del fatto che la realizzazione delle misure necessarie a dare attuazione al presente provvedimento richiederà un notevole impegno, anche in termini di tempo.

In ragione di ciò, si ritiene pertanto congruo prevedere un periodo transitorio di un anno a decorrere dalla pubblicazione della presente decisione in Gazzetta Ufficiale per consentire ai soggetti interessati dal presente provvedimento di potersi avvalere delle modalità semplificate ivi individuate.

7. Conseguenze del mancato rispetto della disciplina in materia di cookie.

Si ricorda che per il caso di omessa informativa o di informativa inidonea, ossia che non presenti gli elementi indicati, oltre che nelle previsioni di cui all'art. 13 del Codice, nel presente provvedimento, è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da seimila a trentaseimila euro (art. 161 del Codice).

L'installazione di cookie sui terminali degli utenti in assenza del preventivo consenso degli stessi comporta, invece, la sanzione del pagamento di una somma da diecimila a centoventimila euro (art. 162, comma 2-bis, del Codice).

L'omessa o incompleta notificazione al Garante, infine, ai sensi di quanto previsto dall'art. 37, comma 1, lett. d), del Codice, è sanzionata con il pagamento di una somma da ventimila a centoventimila euro (art. 163 del Codice).

TUTTO CIO' PREMESSO IL GARANTE

1. ai sensi degli artt. 122, comma 1 e 154, comma 1, lett. h), del Codice -ai fini dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa che i gestori di siti web, come meglio specificati in premessa, sono tenuti a fornire agli utenti in relazione ai cookie e agli altri dispositivi installati da o per il tramite del proprio sito  stabilisce che nel momento in cui si accede alla home page (o ad altra pagina) di un sito web, deve immediatamente comparire in primo piano un banner di idonee dimensioni contenente le seguenti indicazioni:

b) che il sito consente anche l'invio di cookie "terze parti" (laddove ciò ovviamente accada);

c) il link all'informativa estesa, che deve contenere le seguenti ulteriori indicazioni relative a:

•  uso dei cookie tecnici e analytics;

•  possibilità di scegliere quali specifici cookie autorizzare;

• possibilità per l'utente di manifestare le proprie opzioni in merito all'uso dei cookie da parte del sito anche attraverso le impostazioni del browser, indicando almeno la procedura da eseguire per configurare tali impostazioni;

d) l'indicazione che alla pagina dell'informativa estesa è possibile negare il consenso all'installazione di qualunque cookie;

e) l'indicazione che la prosecuzione della navigazione mediante accesso ad altra area del sito o selezione di un elemento dello stesso (ad esempio, di un'immagine o di un link) comporta la prestazione del consenso all'uso dei cookie;

2. ai sensi dell'art. 154, comma 1, lett. c), del Codice  ai fini di mantenere distinta la responsabilità dei gestori di siti web, come meglio specificati in motivazione, da quella delle terze parti  prescrive ai medesimi gestori di acquisire già in fase contrattuale i collegamenti (link) alle pagine web contenenti le informative e i moduli per l'acquisizione del consenso relativo ai cookie delle terze parti (con ciò intendendosi anche i concessionari).

Si dispone che copia del presente provvedimento sia trasmessa al Ministero della giustizia ai fini della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana a cura dell'Ufficio pubblicazione leggi e decreti.

Roma, 8 maggio 2014

IL PRESIDENTE
Soro

IL RELATORE
Soro

IL SEGRETARIO GENERALE
Busia

 

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