- Creato 30 Marzo 2017
Ospedale “Fazzi”, nel Centro di Ipovisione la risposta per i pazienti con gravi deficit visivi
Un ambulatorio specializzato per offrire percorsi personalizzati a chi ha seri problemi di vista. Il Centro di Ipovisione dell’Ospedale “Vito Fazzi” è attivo nell’Unità Operativa Complessa di Oculistica, primario il dr. Antonio Mocellin, dal maggio 2011 ed è diretto dalla dr.ssa Maria Carmela Costa.
LECCE - Un ambulatorio specializzato per offrire percorsi personalizzati a chi ha seri problemi di vista. Il Centro di Ipovisione dell’Ospedale “Vito Fazzi” è attivo nell’Unità Operativa Complessa di Oculistica, primario il dr. Antonio Mocellin, dal maggio 2011 ed è diretto dalla dr.ssa Maria Carmela Costa.
Il Centro di Ipovisione si occupa di pazienti con gravi deficit visivi non correggibili con comuni lenti correttive e non curabili con terapia medica o chirurgica. Una terza opzione che viene affrontata e gestita grazie a un programma riabilitativo d’équipe, in cui operano il medico oculista e l’ortottista che esaminano gli aspetti clinici e funzionali dell’ipovedente, lo psicologo che interviene nella valutazione psico-sociale del paziente e la coordinatrice infermiera, i quali tutti insieme elaborano un percorso riabilitativo personalizzato.
Un lavoro di squadra i cui buoni risultati sono stati illustrati, oggi pomeriggio, dal primario dr. Mocellin e dalla responsabile dr.ssa Costa al direttore generale Asl Lecce Silvana Melli e agli addetti ai lavori che hanno visitato il Centro di Ipovisione: dr. Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana (SOI); prof. Filippo Cruciani, coordinatore scientifico Polo Nazionale Riabilitazione Visiva; prof. Carlo Villani, presidente Associazione sindacale medici oculisti e Ortottisti Italiani (ASMOOI) e avv. Giuseppe Castronovo, presidente Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB Italia onlus).
Il Centro leccese è dunque un punto di riferimento per prime visite in cui stabilire la diagnosi, visite di controllo, prescrizioni di esami e terapie, certificazione di patologia redatta con test quantificativi ed attendibili per il riconoscimento dell’invalidità, indennità di accompagnamento, inabilitazione e anche per aspetti etici collegati alla gestione della persona ipovedente.
Diverse le patologie visive maggiormente riscontrate, a partire dalle maculopatie (miopiche e degenerative), ma anche retinopatia diabetica, malattie genetiche retiniche (retinite pigmentosa), anoftalmi (chirurgici e non) e subatrofia ottica glaucomatosa. Nel campo della riabilitazione neurovisiva, il Centro di Ipovisione è all’avanguardia nell’uso di apparecchiature tecnologiche che effettuano stimolazioni visive a livello corticale e a livello centrale (Retimax e Maya). Tecniche che si affiancano ad una riabilitazione più “tradizionale”, che viene realizzata con esercizi di lettura nel Centro stesso, oppure a domicilio del paziente.
Un’attività che negli ultimi sei anni si è andata consolidando con la presa in carico di pazienti residenti sia nell’ambito dei Distretti Socio Sanitari dell’ASL Lecce sia di pazienti provenienti dalle aziende sanitarie di Taranto e Brindisi, così come dall’Ospedale Generale regionale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti. Accedere al Centro di Ipovisione del “Fazzi” è semplice, poiché i pazienti vengono inviati direttamente dagli oculisti distrettuali, ospedalieri e liberi professionisti. Effettuata la prima visita per l’inquadramento diagnostico e il programma riabilitativo si procede con i successivi appuntamenti mediante prenotazione interna, quindi senza passare dal CUP, con un notevole risparmio di tempo.
«Questo centro – ha commentato il direttore generale Silvana Melli - è una delle tante belle realtà sanitarie che la nostra ASL mette a disposizione della comunità e dei diversi bisogni degli utenti, cui riusciamo a fornire risposte nuove e più efficaci, grazie alle competenze, ai percorsi e alle tecnologie che siamo in grado di offrire».
L’ambulatorio del Centro di Ipovisione è attivo il lunedì mattina (8.30 – 10.30 per le prime visite e dalle 10.30 – 13.30 per i controlli successivi.
- Creato 27 Marzo 2017
FILIALE A LEQUILE: UN NUOVO TRAGUARDO PER LA BCC LEVERANO
Lunedì 27 marzo 2017 la Banca di Credito Cooperativo di Leverano ha aperto una nuova filiale, con l’obiettivo di una graduale copertura dei punti cardinali della nostra provincia.
La nuova sede, la settima, avvia i suoi primi passi secondo i principi del Credito Cooperativo per essere “banca della comunità”, vicina alle piccole e medie imprese, ai professionisti e alle famiglie.
L’accoglienza della nuova filiale è avvenuta alla presenza delle autorità civile, il sindaco dott. Antonio Caiaffa e religiose, il parroco don Carlo Calvaruso, nonché dei componenti il consiglio di amministrazione della medesima azienda di credito e dei dipendenti che rappresentano la forza innovativa e propulsiva della BCC di Leverano ed altri rappresentanti della stampa, delle professioni e del commercio.
Il presidente Lorenzo Zecca ci dice “una fiducia concessa dall’Organo di vigilanza che non nasce per caso, perché è il frutto di un’esperienza consolidata e positiva nel settore creditizio tradizionale. Settore che, in questi ultimi anni, ha vissuto grandi mutamenti attraverso un processo accelerato di concentrazioni e fusioni. La BCC di Leverano a Lequile confermerà di essere una realtà territoriale dinamica, che si pone l’obiettivo prioritario di promuovere lo sviluppo locale. Un modello ideale di banca, che deve essere per il territorio e del cliente.”
La BCC di Leverano vuole offrire un’altra opportunità di crescita all’economia reale salentina, un altro strumento di benessere sociale nel contesto di una “banca di comunità amica del territorio” che fa finanza per lo sviluppo e non per la finanza. Questo significa saper dare risposte sui fidi in tempi brevi, senza difficoltà burocratiche, significa anche saper offrire una strategia che garantisca ai soci e ai clienti dei maggiori vantaggi più che profitto economico. Significa considerare la promozione degli aspetti economici ma anche sociali e culturali della comunità di riferimento.
Il sistema economico di Lequile e dell’hinterland, capoluogo compreso, è caratterizzato da un'interessante vivacità imprenditoriale, testimoniata dalle numerose aziende di piccole e medie dimensioni attive soprattutto nel settore dell'artigianato e della produzione agricola, della PMI e dei servizi, senza tralasciare la mission di riferimento del target familiare, dei pensionati e dei giovani.
Conferma il presidente Zecca “la buona conoscenza del territorio costituisce lo stimolo costante per chi amministra una Banca di Credito Cooperativo ed è in quest’ottica che il Consiglio d’Amministrazione della nostra banca ha scelto di aprire una filiale a Lequile, con la certezza che sarà una tappa fondamentale per lo sviluppo della cittadina e della stessa BCC di Leverano.”
Miriam Ratta
- Creato 14 Marzo 2017
ASL Lecce, via libera a nuovo personale infermieristico per i medici di Medicina Generale
ASL Lecce, via libera a nuovo personale
infermieristico per i medici di Medicina Generale
Si potrà assumere nuovo personale infermieristico oppure aumentare l’orario di quello già in servizio. ASL Lecce ha dato il via libera, attraverso una deliberazione ad hoc, alla possibilità di assicurare nuove risorse umane a 31 medici di Medicina Generale aderenti a forme associative complesse.
Si tratta di medici di base che operano in studi professionali organizzati in super reti, super gruppi o in Centro Polifunzionale Territoriale (CPT) e che potranno perciò usufruire dei finanziamenti stanziati dal fondo dedicato previsto nell’Accordo Integrativo Regionale, peraltro distinti ma cumulabili con le indennità assegnate dall’Accordo Collettivo Nazionale. Ai medici che hanno presentato richiesta, l’Asl riconoscerà la corresponsione della cosiddetta indennità di complessità, potendo contare sul sostanziale aumento della dotazione del fondo deciso dalla Giunta regionale pugliese nel febbraio scorso.
Risorse per circa 1,1 milioni di euro che andranno a sostenere concretamente la medicina di base, migliorando e accrescendo i servizi a disposizione dei cittadini: «In questo modo – spiega il direttore generale Silvana Melli – favoriamo le forme associative tra medici e sosteniamo in modo diretto la medicina territoriale, di cui i medici di Medicina Generale sono uno snodo importantissimo perché punto di contatto privilegiato con i cittadini. L’integrazione sempre più spinta tra ospedale e territorio è, del resto, uno dei principali obiettivi da raggiungere per costruire una Sanità nuova e più a misura di utente».
- Creato 23 Marzo 2017
InnovaPuglia, M5S: “Quale futuro per l’Agenzia e per i lavoratori?”
InnovaPuglia, M5S: “Quale futuro per l’Agenzia e per i lavoratori?”
“È inaccettabile che Innova Puglia non abbia ancora fatto pervenire ai consiglieri il piano di sviluppo e quello di riorganizzazione del personale, richiesti da oltre un mese dal M5S”. È il commento dei consiglieri del Movimento 5 Stelle Antonella Laricchia e Gianluca Bozzetti in seguito all’audizione in VI Commissione Consiliare dei rappresentanti della FELSA Cisl Puglia e della Fim Cisl di Bari sulla situazione dei lavoratori interinali di InnovaPuglia, società in house della Regione Puglia impegnata in attività di supporto della programmazione strategica regionale a sostegno della Innovazione Digitale
“Abbiamo presentato da tempo un’interrogazione indirizzata al presidente Emiliano, all’Assessore alla Formazione e Lavoro Sebastiano Leo e all’Assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone, - dichiarano i due consiglieri cinquestelle - per chiedere l’istituzione di un tavolo tecnico finalizzato a discutere delle prospettive dell’agenzia in modo trasparente e condivisoma ancora non ci è pervenuta nessuna risposta. Anche oggi in commissione - continuano i pentastellati - non si è presentato nessun esponente della giunta. Speriamo di essere più fortunati nella prossima seduta nella quale sono stati convocati i rappresentanti di InnovaPuglia e l’assessore al personale Nunziante. In quell’occasione torneremo a chiedere una ricognizione precisa della situazione occupazionaleper cercare di capire quale sia il futuro dell’Agenzia e quindi degli 83 lavoratori interinali in organico con contratto in scadenza nel 2017, che rischiano di tornare a casa senza una spiegazione come già accaduto ad altre 11 unità il cui contratto è scaduto a gennaio e non è più stato rinnovato. Auspichiamo -concludono - che ancora una volta non debbano essere questi lavoratori, che tra l’altro hanno sviluppato un significativo know-how, a pagare le conseguenze della superficialità e della totale mancanza di visione per l’agenzia da parte della Regione.”
- Creato 02 Marzo 2017
TERRE E BIO DEI PAESI TUOI: IN RETE L’AGROALIMENTARE DELLA PUGLIA
BARI - Benessere, ecologia, equità e precauzione. Questi sono i quattro principi su cui si fonda l’Agricoltura Biologica e come sfruttarli al meglio sul territorio di Puglia nel settore dell’agroalimentare biologico, creando una rete di imprese è il tema del workshop “Agroalimentare Biologico”, organizzato dall’Università Aldo Moro di Bari in collaborazione con AssoretiPMI, l’Associazione Nazionale Indipendente di Imprenditori.
Si parlerà di agricoltura bio, una delle attività umane più basilari, perché tutte le persone devono nutrirsi ogni giorno, al workshop che si terrà martedì 7 marzo 2017, alle ore 15.30, presso l’Aula Magna della Facoltà di Economia dell’Università Bari in via Camillo Rosalba, 53. In Puglia il settore del biologico riveste un ruolo di primaria importanza: la regione, infatti, si posiziona al secondo posto in Italia per entità di superficie coltivata a bio con olivo, vite e cereali; e il terzo posto per numero di operatori bio con 6.599 tra produttori, trasformatori, distributori.
Il biologico, quindi, è una straordinaria opportunità per tutta l’agricoltura e l’agroalimentare pugliese, sia nella dimensione di filiera che in quella territoriale, considerata la crescita rilevante dei consumi non solo a livello locale, ma anche nazionale e internazionale e la forte carenza di materie prime biologiche nazionali proprio nei comparti in cui la Puglia ha un elevato potenziale produttivo.
AssoretiPMI, è un’associazione nazionale e indipendente no-profit che si prefigge come obiettivo la creazione di opportunità di sviluppo e di aggregazione sia per le imprese che per i professionisti che le affiancano. Nasce nel 2011 come gruppo RETI DI IMPRESE PMI su Linkedin e con i propri gruppi tematici oggi vanta più di 40.000 membri. Questa confederazione punta sulla qualità dei suoi professionisti e crede che l’aggregazione in rete sia una grande chance per le PMI come strumento innovativo per superare crisi e competere sullo scenario internazionale e l’input decisivo in termini di sviluppo economico, sociale e di rilancio dell’economia del nostro Paese.
Altri articoli...
- Tremila euro alle neo mamme. L’Ebap sostiene le imprenditrici artigiane
- Francia: incidente alla centrale nucleare Flamanville
- SICUREZZA NEGLI OSPEDALI: LUIGI MANCA (DIREZIONE ITALIA)): E’ SCONTATO! GLI OSPEDALI NUOVI SONO PIU’ SICURI, MA NEL FRATTEMPO ADEGUIAMO GLI ESISTENTI"
- Fare Verde Puglia: "Nardò dice No al piano di lottizzazione della Sarparea"