- Creato 18 Maggio 2019
NARDO', ARRIVA L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA SU SEI VIE DEL TERRITORIO COMUNALE
I primi pali di pubblica illuminazione sono stati fissati lungo strada Pantalei Tagliate e si proseguirà subito con via Mariano e via degli Speleologi in zona Pagani e successivamente con strada Olivari (una parallela alla strada provinciale n. 359 per Avetrana), via degli Astronauti (zona stadio) e la strada provinciale n. 17 per Gallipoli.
NARDO' (Lecce) - È iniziata nei giorni scorsi l’installazione di punti luce in sei vie del territorio comunale da sempre sprovviste di infrastrutture e servizi primari.
I primi pali di pubblica illuminazione sono stati fissati lungo strada Pantalei Tagliate e si proseguirà subito con via Mariano e via degli Speleologi in zona Pagani e successivamente con strada Olivari (una parallela alla strada provinciale n. 359 per Avetrana), via degli Astronauti (zona stadio) e la strada provinciale n. 17 per Gallipoli.
In quest’ultimo caso, il Comune di Nardò, oltre a fornire di pubblica illuminazione il tratto di propria competenza, completerà anche il tratto successivo, di cui è titolare la Provincia di Lecce, che dovrà dare l’assenso formale di rito. I pali sono dotati di luce a led di ultima generazione. L’intervento sarà completato entro l’estate.
Le risorse che l’amministrazione comunale sta utilizzando in questo caso sono a disposizione nell’ambito del generale progetto di riqualificazione energetica e di adeguamento degli impianti di pubblica illuminazione in città da oltre 2 milioni e 700 mila euro, affidato all’associazione temporanea di imprese Cpl Concordia-Alfa Impianti.
“Con questo intervento - spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti - portiamo l’illuminazione in arterie del territorio comunale che sono densamente abitate e in qualche caso, come strada Pantalei Tagliate, anche piuttosto trafficate. Sono zone della città verso cui abbiamo un debito morale elevatissimo perché letteralmente dimenticate nei decenni scorsi e lasciate senza infrastrutture e servizi. La differenza con il passato sta qui: gli altri sulle periferie si fermavano ai programmi elettorali, noi diamo corpo e sostanza ogni giorno all’agenda di governo. Ovviamente non sono le uniche strade ad aver bisogno, ma abbiamo deciso di partire da queste perché hanno a tutti gli effetti una dimensione urbana, per le tante famiglie che ci vivono. C’è il decoro e c’è la vivibilità, ma anche una questione squisitamente legata alla sicurezza, soprattutto nel caso della Nardò-Gallipoli, che soprattutto d’estate è percorsa da centinaia di macchine al giorno e che spesso è teatro di incidenti, anche molto gravi”.
- Creato 16 Maggio 2019
NARDO', A TORRE INSERRAGLIO NASCE LA SPIAGGIA DEDICATA AGLI AMICI A QUATTRO ZAMPE
In una porzione del litorale neretino sarà consentito il libero accesso e la permanenza dei cani, in ossequio alla legge della Regione Puglia n. 56 del 17 dicembre 2018 che ha introdotto le norme per l’accesso alle spiagge degli animali da affezione.
NARDO' (Lecce) - In una porzione del litorale neretino sarà consentito il libero accesso e la permanenza dei cani, in ossequio alla legge della Regione Puglia n. 56 del 17 dicembre 2018 che ha introdotto le norme per l’accesso alle spiagge degli animali da affezione.
La giunta guidata dal sindaco Pippi Mellone ha individuato l’area dedicata agli amici a quattro zampe in una zona di circa 9800 metri quadri a nord di Torre Inserraglio (area demaniale libera) in cui agli animali sarà consentito accedere accompagnati dal proprietario o altro detentore.
Mentre nello specchio d’acqua antistante sarà permessa la balneazione (ogni proprietario potrà tenere in acqua sino a quattro animali contemporaneamente), sempre in presenza del conduttore in acqua e sotto la sua stretta sorveglianza e responsabilità. Si può raggiungere l’area dalla strada provinciale n. 286 svoltando su via Socrate.
A breve, l’amministrazione comunale installerà apposita cartellonistica multilingue con le prescrizioni previste.
Il Piano comunale delle Coste, com’è noto, stabilisce espressamente che in aree non appositamente autorizzate, attrezzate e segnalate, date in concessione o per la libera fruizione, durante la stagione balneare è vietato condurre o far permanere qualsiasi tipo di animale anche se munito di museruola, guinzaglio e microchip.
Premesso questo, la recente legge regionale n. 56 prevede che i Comuni rivieraschi individuino tratti di spiaggia libera nel quale l’accesso e la permanenza siano consentiti.
A condizione che i proprietari e detentori rispettino una serie di prescrizioni di carattere igienico-sanitario, cioè il fatto di detenere idonea certificazione sanitaria dell’animale, di essere in regola con le vaccinazioni, di poter essere identificati con microchip, di dotarsi di ombrellone, riserva d’acqua, attrezzatura per la raccolta delle deiezioni.
“Abbiamo ritenuto - spiega l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio - di adeguarci immediatamente alla legge regionale, che regolamenta finalmente l’accesso degli animali in spiaggia. Un’esigenza sociale molto diffusa visto l’elevatissimo numero di famiglie, ad esempio di turisti, ma anche di neretini, che detiene uno o più animali domestici. In questi mesi gli uffici comunali, che ringrazio, hanno fatto un ottimo lavoro e quindi anche la nostra costa avrà a Torre Inserraglio un’area riservata ai cani. È un modo per tutelare la salute pubblica e l’ambiente, promuovendo la protezione degli animali e l’educazione al rispetto”.
“Finalmente - aggiunge il consigliere delegato al Randagismo Gianluca Fedele - chi possiede un cane potrà beneficiare di una spiaggia dedicata, evitando infrazioni alle regole e magari sovente qualche piccolo dissidio con i bagnanti. Quella della Regione è una misura di civiltà e di buon senso, che credo metta tutti d’accordo. La delibera della nostra giunta arriva alla fine di un percorso condiviso da uffici, assessorato e guardie zoofile, che meritano in modo particolare il nostro ringraziamento”.
- Creato 02 Maggio 2019
Ospedale di Comunità. M5S: “Bene il regolamento, auspichiamo un maggior coinvolgimento dell’Ordine degli Infermieri” “Riteniamo fondamentale per migliorare l’assistenza sanitaria nella nostra regione l’istituzione dell’Ospedale di Comunità, per questo
“Riteniamo fondamentale per migliorare l’assistenza sanitaria nella nostra regione l’istituzione dell’Ospedale di Comunità, per questo abbiamo votato a favore del regolamento.".
BARI - “Riteniamo fondamentale per migliorare l’assistenza sanitaria nella nostra regione l’istituzione dell’Ospedale di Comunità, per questo abbiamo votato a favore del regolamento. Riteniamo però assurdo che la struttura abbia provveduto alla stesura senza un confronto con l’Ordine Professionale infermieristico (OPI), dal momento che la gestione dell’Ospedale di Comunità è affidata all’assistenza infermieristica. Ancora una volta si ha una visione medicocentrica della nostra sanità. a dispetto di leggi nazionali e locali che parlano dell’importanza della figura dell’infermiere”.
Lo dichiarano i consiglieri del M5S Marco Galante e Mario Conca a margine della seduta della III Commissione in cui è stato espresso parere favorevole allo schema di regolamento regionale relativo al “Modello organizzativo e di funzionamento dell’Ospedale di Comunità”.
“Ora - continuano i pentastellati - auspichiamo che gli Ospedali di Comunità non rimangano contenitori vuoti. Fondamentale è che i ricoveri non diventino lungodegenze, ma un prolungamento dell’assistenza domiciliare per i pazienti con patologie croniche che, a causa di una riacutizzazione delle stesse, abbiano bisogno di un’assistenza infermieristica continuativa. In questo modo si riusciranno a evitare ricoveri inappropriati negli ospedali, migliorando i tempi di attesa e la qualità del servizio. Una riorganizzazione, quella degli ospedali di Comunità che sarebbe dovuta essere contestuale alla chiusura dei nosocomi e al taglio dei posti letto previsti dal Piano di riordino ospedaliero, che da anni chiediamo al nostro evanescente assessore alla Sanità. Meglio tardi che mai”.
- Creato 10 Maggio 2019
Lugano: la polizia svizzera blocca il Circo Orfei
Secondo il Servizio autorizzazioni svizzero il circo non dispone di un valido attestato relativo alla sicurezza dei suoi impianti. Spettacoli vietati in tutto il Ticino.
LECCE - Lo spettacolo serale del Circo Orfei è stato fermato prima dell'inizio. Gli agenti della polizia cantonale sono intervenuti a Lugano per vietarne le esibizioni.
Il Circo italiano gestito dalla famiglia Coda Prin non ha ricevuto la necessaria autorizzazione per l'esercizio dell'attività di baracconista o di impresario circense in Ticino, perché «non sussistono attualmente i requisiti per il suo rilascio».
La polizia sottolinea che la decisione del mancato rilascio dell'autorizzazione, di competenza del Servizio autorizzazioni, commercio e giochi, era già stata intimata ai responsabili nella giornata di ieri.
Non solo sono «caduti i presupposti» per l'ottenimento del permesso, ma i responsabili hanno dimostrato «mancata volontà nel voler rispettare la decisione».
Si è quindi reso necessario l'intervento odierno degli agenti, che hanno bloccato lo spettacolo prima dell'inizio.
Il Circo Orfei non potrà proporre i suoi spettacoli a Lugano, sette in tutto, in programma oggi, domani e domenica e neppure su tutto il suolo ticinese, fino all'eventuale ottenimento di tutti i necessari permessi.
In particolare, il circo, secondo l'ufficio competente al rilascio autorizzazioni, non dispone di un valido attestato relativo alla sicurezza dei suoi impianti.
Infatti, in base agli articoli 21 e 22 dell'Ordinanza sul commercio ambulante del 04.09.2002, il richiedente deve dimostrare che la sicurezza degli impianti utilizzati sia stata controllata da un organismo di ispezione autorizzato dal Servizio di Accreditamento Svizzero (SAS) o riconosciuto dalla Svizzera nell'ambito di un accordo internazionale.
Contro la decisione è data facoltà di ricorso, privo di effetto sospensivo, al Consiglio di Stato.
Una vicenda per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che riporta alla ribalta la questione della libertà di movimento dei circhi che, nonostante la loro natura di spettacoli itineranti, rischiano di vedersi snaturati a causa di norme sempre più restrittive.
L'augurio che ciò non porti alla scomparsa di uno degli spettacoli che rappresentano da sempre la gioia di grandi e piccini.
- Creato 01 Maggio 2019
Erchie invasa da fedeli e pellegrini per la processione del 1° maggio con i corpi di S. Lucia e Sant’Irene
Il corpo della Protettrice Santa Lucia e della Patrona Sant’Irene continua ad essere venerato da migliaia di fedeli e di pellegrini che ogni giorno arrivano ad Erchie per rendere omaggio alle due Sante.
ERCHIE (Brindisi) - Una città in fermento e in devozione per le sue Sante. Il corpo della Protettrice Santa Lucia e della Patrona Sant’Irene continua ad essere venerato da migliaia di fedeli e di pellegrini che ogni giorno arrivano ad Erchie per rendere omaggio alle due Sante.
Un via vai senza soluzione di continuità all’interno del Santuario di Santa Lucia e della Chiesa Madre che in questi giorni ospitano le spoglie di Santa Lucia e di Sant’Irene, traslate rispettivamente da Venezia e da Catignano, nel pescarese.
I due monumenti sono posti uno di fonte all’altro in piazza Umberto I, nel cuore di Erchie. Un aspetto singolare che rafforza simbolicamente il senso di profonda devozione di questa comunità.
"Sembra quasi che questo incontro tra le due sante – ha sottolineato don Pietroronzo Cinieri, Rettore del Santuario di Santa Lucia di Erchie - sia stato già pensato nel momento in cui vennero costruite le due Chiese ad esse intitolate e che, nella piazza di Erchie, si trovano in posizione frontale, come se volgessero lo sguardo l'una verso l'altra”. E’ un momento storico che rafforza il senso di fede della comunità.
“Santa Lucia e Sant’Irene ci hanno lasciato il dono della vita – ha ricordato il vescovo di Oria, monsignor Vincenzo Pisanello - E il Vangelo diventa così la luce per eliminare tante difficoltà”.
Erchie si è trasformata in una sorta di cittadella della preghiera e della riconciliazione, un luogo dove regna un silenzio ricco di valori, di fede, di pace e di speranza.
Mai come in questo momento recarsi al Santuario di Santa Lucia diventa una tappa obbligata per venerare la Santa passando delicatamente il fazzoletto benedetto sulla teca di cristallo che custodisce il suo corpo.
C’è grande apprensione a Erchie per la processione in programma mercoledì 1° maggio. Per quella giornata, infatti, si prevede l’arrivo in città di decine di migliaia di fedeli e di pellegrini che giungeranno in città da tutta la regione e da alcuni centri del Nord Italia.
Una gioiosa e silenziosa invasione che metterà a dura prova la macchina organizzativa dell’evento - ineccepibile fino a questo momento - capace di regolamentare in maniera disciplinata i continui e ordinati flussi di visitatori.
In questa occasione i corpi di Santa di Lucia e di Sant’Irene saranno momentaneamente spostati dalle rispettive chiese sull’altare allestito in piazza Umberto I per prendere parte, alle ore 18, alla Santa Messa - presieduta dal vescovo di Oria Vincenzo Pisanello - e quindi all’attesa processione che si snoderà lungo le vie della città secondo il seguente itinerario: Via Grassi, Via Principe di Napoli, Via Marconi, Via IV Novembre, Via G. Mazzini, Via Trieste, Via Zara, Via M. Grappa, Via Quintino Maggiore, Via Pola, Via Santa Croce, Via Calvario, Via Milano, Via Pietro Tatulli, Via Manduria, Via Giardinetto II, Via Verdi, Via Borghetto Sant’Irene, Via Marconi, Via Santa Lucia, Via Carceri, Via Santa Lucia, Via Roma, Via Santa Croce, Via Grassi per poi far ritorno in Piazza Umberto I.
La processione verrà animata dalle associazioni bandistiche “Nicolì” e “Puccini”. Al termine verranno esplosi i tradizionali fuochi pirotecnici. Chiuderà la serata il gran concerto bandistico ”O. Margilio” Città di Squinzano.
I corpi di Santa Lucia e Sant’Irene potranno essere venerati ogni giorno, dalle 7 a mezzanotte, fino al prossimo 4 maggio.
Le iniziative odierne rientrano nell’ambito dell’evento “Erchie in Giubilo”, organizzato dal Comune di Erchie e dall’Unità pastorale di Erchie (Diocesi di Oria).
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