
- Creato 02 Giugno 2012
GALLIPOLI, Pdl: "Depotenziamento sanità cittadina: non si chiuda ostetricia e si apra subito terapia intensiva!"
GALLIPOLI (Lecce) - "All'indomani dell'accorata e condivisa presa di posizione del Consigliere Antonio Barba sui gravissimi rischi che comporterebbe, per la nostra città e per tutto il territorio limitrofo, il depotenziamento del nosocomio cittadino, attraverso, da un lato, lo smantellamento di interi vecchi reparti – vedasi, per esempio, ostetricia - e, dall'altro, la mancata attivazione di quelli ai quali non mancherebbe nulla per essere messi al servizio della collettività – vedasi, per esempio, rianimazione - se non la volontà delle istituzioni regionali di farli partire, e dinanzi alla quotidiana presa d'atto di notizie sugli organi di stampa che confermerebbero per imminente il taglio di fondamentali servizi sanitari al Sacro Cuore di Gesù, si invita il Sindaco di Gallipoli a prendere i dovuti provvedimenti finalizzati ad informare e sensibilizzare la cittadinanza sui rischi concreti che si materializzano all'orizzonte."
E' quanto si legge in una nota del Coordimnamento Cittadino Pdl, che così prosegue: "Siamo certi che il responsabile della sanità cittadina non rimarrà in silenzio, magari per una forma di vicinanza politica agli esponenti della Giunta Vendola o dei partiti delle forze di maggioranza regionale, dando l'impressione di sminuire il danno che Gallipoli subirebbe dal taglio di reparti ospedalieri, di servizi sanitari e professionalità mediche e paramediche che, da anni, garantiscono livelli di cura per gli abitanti del nostro territorio, senza dimenticare la grande funzione alla quale assolvono nel periodo estivo quando, in concomitanza con il boom turistico, rispondono alle domande di sanità di migliaia di vacanzieri.
Non sarebbe questo il momento di far prevalere gli interessi di parte! Bisogna, invece, con fermezza e coraggio, schierarsi tutti dalla stessa parte, tutti dalla parte della nostra gente, a prescindere dalle appartenenze partitiche, difendendo il diritto alla salute dei nostri cittadini e dei nostri conterranei. Noi saremo accanto al Sindaco per qualsiasi azione di rivendicazione a difesa della sanità cittadina volesse realizzare, sia all'interno dell'assise consiliare che fuori.
Non si vede perché se alcuni esponenti del Governo Regionale promettono pubblicamente che non saranno depotenziati altri ospedali salentini sul versante adriatico, la stessa cosa non avvenga per il Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli e per tutto il versante jonico. Gli amministratori di Gallipoli devono dimostrare di avere la schiena dritta, non piegandosi agli opportunismi di parte della politica e dei suoi equilibri, ma dimostrando di avere realmente a cuore gli interessi di un settore strategico, quale quello della sanità, al fine di garantire quegli standard qualitativi di vita che la nostra gente ed i salentini tutti meritano, a salvaguardia del diritto imprescindibile della salute", conclude la nota.

- Creato 29 Maggio 2012
Interrogazione parlamentare sulle "risorse stanziate per la cassa integrazione in deroga per la Regione Puglia"
La deputata del Pd, Teresa Bellanova, componente della Commissione Lavoro, torna a chiedere conto al Ministro Fornero, depositando una interrogazione, delle risorse stanziate per la cassa integrazione in deroga per la Regione Puglia.
LECCE - La deputata del Pd, Teresa Bellanova, componente della Commissione Lavoro, torna a chiedere conto al Ministro Fornero, depositando una interrogazione, delle risorse stanziate per la cassa integrazione in deroga per la Regione Puglia.
Qualche giorno addietro lo stesso Presidente Vendola aveva scritto al Ministro del Lavoro per segnalare il fabbisogno necessario alla Puglia circa gli ammortizzatori sociali.
L'on. Teresa Bellanova oltre a sottolineare il grave impatto della crisi recessiva nel Mezzogiorno ed in particolare in Puglia, mette in risalto che a fronte di un fabbisogno necessario per la Puglia di 200 milioni di euro, vi sarebbe, invece, da parte del Governo, una intenzione di stanziamento di soli 80 milioni di euro.
La deputata del Pd chiede dunque al Ministro di sapere se in previsione dello stanziamento delle risorse è stato dato luogo ad un incontro tra il Governo e la Regione Puglia per acquisire una visione d'insieme sull'effettivo fabbisogno per gli ammortizzatori sociali in deroga.
Ed inoltre, la Bellanova, chiede al Ministro del Lavoro di conoscere l'effettivo ammontare delle risorse per la Cig in deroga che si intende stanziare per la Puglia, su quali basi sia stato compiuto il riparto, se vi siano state contrazioni nello stanziamento ed a quali motivazioni siano ascrivibili, atteso che non si tratta di intaccare benefici di persone privilegiate, ma di salvaguardare un fondamentale diritto dei lavoratori, che soprattutto in alcune zone del territorio italiano e meridionale, tra cui la Puglia, è stato posto fortemente a rischio dalla crisi in corso.
INTERROGAZIONE
a risposta in commissione
BELLANOVA – Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Per sapere, premesso che:
- l'impatto che la crisi economica ha avuto sul nostro Paese è di ampia portata. Il Meridione d'Italia soffre, in particolar modo, gli effetti devastanti che la stessa ha prodotto in un territorio che appariva dal punto di vista economico-occupazionale già provato;
- lo stesso Rapporto Istat 2012 sottolinea che "il divario fra il Nord e il Sud del Paese è rimasto ampio (l'incidenza della povertà è pari, rispettivamente, al 4,9 per cento e al 23 per cento). Nel 2010, il 67 per cento delle famiglie e il 68,2 per cento delle persone povere risiedono nel Mezzogiorno, dove a una più ampia diffusione del fenomeno si accompagna una maggiore gravità del disagio: l'intensità della povertà raggiunge, infatti, il 21,5 per cento, contro il 18,4 per cento osservato nel Nord (la spesa media equivalente tra le famiglie povere del Sud è pari a 779 euro, contro gli 810 euro e i 793 euro rilevati tra le famiglie povere del Nord e del Centro). Ed inoltre, si sottolinea come "quasi il 70 per cento dei minori poveri vive nel Mezzogiorno, per un totale di 1.266 mila bambini";
- nel panorama meridionale particolarmente preoccupante si attesta la situazione del sistema produttivo pugliese che vede coinvolte in modo preponderante le medie e piccole aziende territoriali. Ben 27mila i lavoratori pugliesi attualmente beneficiari dei trattamenti economici di cassa integrazione in deroga. I dati diffusi dall'Inps evidenziano che in Puglia, nel secondo semestre 2011 la Cig in deroga ha raggiunto 11 milioni di ore per 16.128 lavoratori, mentre la mobilità in deroga ha sostenuto 15.315 lavoratori licenziati. Il 30 aprile 2012 la Cig interessava 1.700 aziende e 19.441 lavoratori, ai quali si sommano le 7mila domande di mobilità in deroga presentate all'Inps;
- notizie di stampa riportano che a fronte di un fabbisogno necessario per la Puglia di 200 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga, vi sarebbe, invece, da parte del Governo, una intenzione di stanziamento di soli 80 milioni di euro;
- in questa situazione delicatissima l'istituto della Cassa integrazione in deroga ha assolto, fino ad oggi, alla funzione di tutela della condizione dei lavoratori e di conseguenza delle famiglie pugliesi, che in molti casi sono anche monoreddito, senza il quale si sarebbero registrati, non solo dei drammi meramente economici, ma anche umani e sociali;
per le motivazioni sopra esposte si chiede al Ministro in oggetto di sapere se in previsione dello stanziamento delle risorse è stato dato luogo ad un incontro tra il Governo e la Regione Puglia per acquisire una visione d'insieme sull'effettivo fabbisogno per gli ammortizzatori sociali in deroga;
se il Ministro interrogato non ritenga utile dover comunicare l'effettivo ammontare delle risorse per la Cig in deroga che si intende stanziare per la Puglia, su quali basi è stato compiuto il riparto, se vi sono state contrazioni nello stanziamento ed a quali motivazioni sono ascrivibili, atteso che non si tratta di intaccare benefici di persone privilegiate, ma di salvaguardare un fondamentale diritto dei lavoratori, che soprattutto in alcune zone del territorio italiano e meridionale, tra cui la Puglia, è stato posto fortemente a rischio dalla crisi in corso.
Bellanova,

- Creato 28 Maggio 2012
Federazione Movimenti Giovanili: giovani emergenti, risorse per il rinnovamento
"Riteniamo lodevole lo sforzo di dare centralità ai giovani per il rinnovamento della classe politica, un rinnovamento quanto mai necessario e urgente", afferma Paolo Pagliaro, Presidente del Movimento Regione Salento.
LECCE - "Interveniamo sull’iniziativa della nascita di una Federazione dei movimenti giovanili di Centrodestra, proposta dal Coordinatore del gruppo Gioventù Leccese Giorgio Pala. Riteniamo lodevole lo sforzo di dare centralità ai giovani per il rinnovamento della classe politica, un rinnovamento quanto mai necessario e urgente."
Lo afferma in una nota il Presidente del Movimento Regione Salento, Paolo Pagliaro, che così prosegue: "Un progetto questo che rientra perfettamente nell’ambito degli obiettivi e delle priorità del nostro Movimento, che vanta un movimento giovanile attivissimo, appassionato e foriero di idee e contenuti. Occorre valorizzare le inclinazioni dei giovani all’insegna della meritocrazia, promuovendo la piena occupazione, i valori etici tra i giovani ed in particolare, recuperare un’etica pubblica nella selezione della classe politica, all’insegna del buon governo della Pubblica Amministrazione e della cultura della responsabilità. Apriamo le porte dei palazzi, delle istituzioni ai nostri ragazzi, perché sono il nostro domani, la speranza e la chance per un futuro migliore.
Fondamentale, dunque, guardare ai giovani, puntare su di loro quali protagonisti attivi del futuro del Salento. C’ è bisogno di una ventata di novità, di freschezza e di idee che portino ad una rigenerazione di un nuovo Centrodestra in linea con i valori liberali, moderati e riformisti.
Un cambiamento - conclude Pagliaro - che dia sempre più forza ai contenuti e alle istanze che arrivano particolarmente dalla società civile, dai cittadini che sono rimasti a casa in queste amministrative aldilà delle sigle, delle formule e dei colori politici."

- Creato 28 Maggio 2012
“BASTA CON GLI SLOGAN: LA POLITICA RICERCHI AIUTI CONCRETI PER LE IMPRESE"
Lo dice il Presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, che aggiunge: "Tutte le forze politiche si impegnino a trovare un punto d’incontro con le associazioni di categoria e a ricercare aiuti concreti alle imprese”.
BARI - “Basta con gli slogan e gli annunci: il dialogo con il mondo dell’impresa va cercato con i fatti e non solo a parole. Tutte le forze politiche si impegnino a trovare un punto d’incontro con le associazioni di categoria e a ricercare aiuti concreti alle imprese”.
È questo l’appello del Presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro.
“Politica e mondo delle imprese devono riprendere a dialogare nell’interesse dello sviluppo del territorio – ha sottolineato il capogruppo Udc – La Regione ha un ruolo fondamentale in questo dialogo che deve avvenire a tutti i livelli. In particolare è compito del governo regionale ricercare un’interlocuzione positiva con il governo centrale per spingerlo a rivedere l’atteggiamento sulla compensazione dei crediti che le imprese vantano nei confronti dello Stato e i debiti che le stesse hanno nei confronti dell’erario.
Va rivista, ancora più in particolare, l’esclusione delle Regioni sottoposte a piano di rientro sanitario da tale compensazione. Un’assurdità che si traduce nell’impossibilità di sopravvivenza per molte aziende che potrebbero mandare a casa centinaia se non migliaia di lavoratori. Siamo convinti che su tale questione il Governo possa correggere la rotta e cambiare la legge in modo da ridare una boccata d’ossigeno alla Puglia e alle altre regioni sottoposte a piano di rientro.
Ma la criticità del momento dovuta all’acuirsi della crisi - conclude Negro - impone alla politica di andare oltre e impegnarsi a tutti i livelli per accelerare pareri, istruttorie ed esami delle pratiche inoltrate dalle aziende nei confronti della pubblica amministrazione, in modo da sbloccare i pagamenti possibili, ritardati spesso anche da una burocrazia lenta e macchinosa”.

- Creato 25 Maggio 2012
Ticket sanitari: esenti i disoccupati a basso reddito e i loro familiari
Una buona notizia per i cittadini. Dopo le durissime critiche la Commissione Lavoro del Senato ha dato il via libera all'emendamento per reinserire l'esenzione dai ticket per i disoccupati a basso reddito e per i loro familiari.
LECCE - "Una buona notizia per i cittadini. Dopo le durissime critiche la Commissione Lavoro del Senato ha dato il via libera all'emendamento per reinserire l'esenzione dai ticket per i disoccupati a basso reddito e per i loro familiari.
L'iniziativa, inserita nel Ddl di riforma del mercato del lavoro,era stata definita un "refuso" dal Ministero, che aveva poi presentato un emendamento per cancellare la proposta.
Ieri notte è stato così approvato l'emendamento che sopprime la norma, contenuta nel ddl lavoro, che appunto escludeva i disoccupati dalle esenzioni. Oggi, sempre in Commissione, è stato approvato un altro emendamento sulla stessa linea.
Per Giovanni D'Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti" dopo le critiche delle settimane scorse il governo fa dietrofront e conferma l'esenzione dai ticket sanitari per i disoccupati a basso reddito e i loro familiari.
L'augurio che l'iter parlamentare confermi l'emendamento in questione che certamente ha fini solidaristici che riteniamo imprescindibili."