
- Creato 13 Dicembre 2012
"Scuro", il nuovo singolo di Simone Perrone sul tema dell'abbandono degli anziani
Dal 14 dicembre è in rotazione radiofonica “Scuro”, il nuovo singolo di Simone Perrone, cantautore salentino classe 1987”. “Scuro” è il brano selezionato dalla Commissione di Sanremo 2013 tra i 60 convocati in audizione.
Prodotto da Francesco Migliacci e Davide Massa e con la produzione artistica di Francesco Musacco, “Scuro” ci regala un'interpretazione intensa con un testo che può essere letto in molteplici soluzioni ma che conduce a un senso unico: il tema dell’abbandono degli anziani.
“Nel momento in cui penso a una persona anziana, non posso non volare con la mente a mio nonno, ai suoi infiniti racconti, ai suoi insegnamenti preziosi, il suo amore per la vita. – racconta Simone, spiegando come nasce “Scuro” - Nel momento in cui penso a una persona anziana, non posso non pensare a quanto sia stato fortunato mio nonno, fino alla fine circondato da chi gli voleva bene. Nel momento in cui penso a una persona anziana, non posso non pensare a chi, al contrario di mio nonno, non è stato così fortunato, a chi vive la propria vecchiaia in uno stato di totale abbandono, a chi nella sofferenza è costretto anche a subire, a chi semplicemente non ha nessuno a cui poter raccontare le storie del suo passato”.
Con alle spalle un primo singolo “L’estate di Adelina”, per la regia videoclip di Daniele Persica (regista tra l’altro di videoclip per Ligabue, Giorgia, Max Gazzè, Neffa) e un secondo singolo “Dannato amore”, videoclip con regia di Gaetano Morbioli, che ha evidenziato invece il lato più rock di Perrone, Perrone si ripropone con “Scuro”, un brano che vive totalmente di luce propria anche per l'estrema soluzione di arrangiamenti: archi, piano e voce.
Simone Perrone nel 2008 vince il Cornetto Free Music Festival e apre il concerto di Zucchero all’Arena Civica di Milano, davanti a 20.000 spettatori. Evento al quale seguiranno numerosi live su palchi di prestigiosi come quello di Elio e le Storie Tese, Simone Cristicchi, Povia.
Nato in provincia di Brindisi il 9 luglio 1987, Simone si avvicina alla musica precocemente, ascoltando le canzoni dei Beatles e di Jeff Buckley. È chitarrista, pianista, cantautore e da poco laureato con 110 e lode in lingue (francese e portoghese). Il suo progetto è accompagnato da un'intensa attività live da anni, con una band al suo fianco.
www.simonperrone.it – www.dueffelmusic.com

- Creato 25 Novembre 2012
Arrestato 20enne di Nardò per spaccio di droga
Nel corso della serata di ieri 24 nov 2012, verso le ore 19,30, in Nardo' (Le), i militari della locale Stazione Carabinieri hanno arrestato in flagranza per il reato di spacio di sostanze stupefacenti, Marzano Giulio, 20enne studente, censurato.
NARDO' (Lecce) - Nel corso della serata di ieri 24 nov 2012, verso le ore 19,30, in Nardo' (Le), i militari della locale Stazione Carabinieri hanno arrestato in flagranza per il reato di spacio di sostanze stupefacenti, Marzano Giulio, 20enne studente, censurato.
I militari operanti, nel corso delle perquisizioni personale e domiciliare, rinvenivano 250 grammi di sostanza stupefacente tipo "marjiuana" suddivisi e confezionati in tre involucri, nonché un bilancino di precisione.
Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro. L'arrestato tradotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari.

- Creato 09 Novembre 2012
TEMPI DURI PER I POSTINI A NOCIGLIA. IL SINDACO SCRIVE A POSTE ITALIANE SPA
Il Sindaco di NOCIGLIA Massimo Martella diffida le Poste Italiane SPA per i gravi e persistenti disagi determinati dalla mancata consegna della corrispondenza sul territorio comunale.
NOCIGLIA (Lecce) - Il Sindaco di NOCIGLIA Massimo Martella diffida le Poste Italiane SPA per i gravi e persistenti disagi determinati dalla mancata consegna della corrispondenza sul territorio comunale.
Martella dice: “Da mesi ormai la cittadinanza nocigliese versa in una grave situazione a causa dei reiterati disagi patiti per il mancato recapito della corrispondenza per periodi anche superiori a 15 giorni, rischio di smarrimento della corrispondenza, consegna della stessa ad utenti diversi dai reali destinatari, interruzione di utenze o addebito di interessi di mora per ritardati pagamenti dovuti alla mancata consegna di fatture o bollette da parte dell’ufficio postale locale.
Ciò espone i miei concittadini a gravi rischi e pregiudizi da ascrivere esclusivamente all’operato di Poste Italiane Spa , non esclusi quelli che possono derivare dai mancati pagamenti di utenze o di forniture varie : interruzione di servizi essenziali quale quello elettrico , idrico o telefonico o addirittura di insorgenza di azioni legali per il mancato adempimento di obbligazioni assunte , ecc. A tal proposito, mi auguro ci sia un intervento urgente finalizzato al ripristino definitivo del servizio postale nell’intero territorio comunale, ponendo fine ai disagi con immediatezza.
La situazione è divenuta ormai intollerabile poiché non riconducibile ad una disorganizzazione temporanea.”

- Creato 09 Novembre 2012
L'IDV "un faro di speranza per i più giovani"
"Il leader e fondatore del partito per quanto ci riguarda - è detto in una nota del Coordinamento Regionale Giovani IdV Puglia - non può che essere Antonio Di Pietro, nei confronti del quale in questi giorni è stata intrapresa una campagna diffamatoria che è stata ampiamente smentita".
BARI - "Chi ha aderito all’Italia dei Valori - è detto in una nota del Coordinamento Regionale Giovani IdV Puglia - crede fortemente in questo partito e nell’ideologia legalitaria, di uguaglianza e di giustizia che lo contraddistingue.
Questo partito è stato soprattutto per i più giovani un faro di speranza negli anni berlusconiani, un appiglio, ma anche un conforto ed un spinta reazionaria rispetto alle ingiustizie normalizzate del nostro tempo.
Il leader e fondatore del partito per quanto ci riguarda non può che essere Antonio Di Pietro, nei confronti del quale in questi giorni è stata intrapresa una campagna diffamatoria che è stata ampiamente smentita con sentenze e visure catastali che dimostrano l'inesattezza e la malafede nelle informazioni fornite. (riscontrabile sul blog di Di Pietro).
E' stata fatta pagare l'attività di rottura del sistema posta in atto dall'Italia dei Valori negli ultimi anni. Ci viene in mente l'opposizione al Lodo Alfano, alle leggi ad personam di Berlusconi, la strenue ricerca di verità sulla trattativa stato-mafia, i referendum su nucleare, art. 18 e lotta alla casta. Il mancato accordo con il PD!?
Noi rappresentiamo una parte del gruppo giovanile IDV in Puglia, che con l’impegno e il sacrificio personale abbiamo intrapreso questo percorso, non possiamo tuttavia sorvolare su alcuni problemi interni del partito che hanno fatto proliferare soggetti incompatibili con l’Italia dei Valori.
Per ogni simpatizzante, militante, dirigente, consigliere e deputato che ha rinunciato ad una parte della propria vita privata per ritagliare e ritagliarsi una speranza per il proprio futuro, ce ne sono sempre stati altri che hanno vanificato questo lavoro.
Numerosi dirigenti che sfruttando anche il sistema del tesseramento hanno ricoperto ruoli all’interno del partito e si sono ritrovati nelle amministrazioni locali, regionali ed anche nazionali.
Per questo motivo nell’Italia dei Valori si è creato un doppio binario, uno più movimentista che ha sempre saputo recepire e declinare a livello territoriale la politica nazionale ed un altro nel quale le ambizioni personali hanno avuto la meglio sull’impegno ed il rispetto dei principi ispiratori del partito.
Le difficoltà di questi giorni stanno facendo emergere queste differenze ed ora proprio coloro che vedono sfumare la possibilità di poter governare col PD, magari occupando ruoli ministeriali, puntano il dito contro Di Pietro, chiedendo che si faccia da parte.
Non riteniamo che il partito sia al capolinea, anzi, questa sarà l’occasione giusta per “ripulire la piscina” per poi poter ripartire con più qualità e in modo più incisivo.
Ma per far ciò sono indispensabili alcuni cambiamenti che possano contemperare la struttura partitica con l’azione “movimentista” e quindi noi auspichiamo:
1. Candidature per le elezioni sia politiche che amministrative tramite curriculum on line dai quali possa emergere l’attività realmente svolta e se questa sia coerente con i principi dell’Italia dei Valori;
2. Primarie interne aperte anche ai non tesserati;
3. Istituzione di un nucleo di garanti sui tesseramenti e sui candidati.
La questione dei tesseramenti incontrollati, rimane uno dei problemi principali da risolvere.
Da quanto esiste il “porcellum” le candidature, anche dei parlamentari, sono state individuate, nella maggior parte dei casi, collocando nelle prime posizioni i coordinatori regionali e provinciali. Con questo sistema sono bastate qualche centinaia di tessere ed una manciata di amici di amici per far sembrare un'investitura democratica quella che in realtà è una carica non rispondente alla volontà reale e quindi a caricarsi anche di gente incompatibile con questo partito!
Ora siamo ad un bivio: continuare ad acuire lo divergenza tra l'attività politica nazionale e territoriale, votandosi quindi ad uniformarsi ai restanti partiti e scomparire, oppure affidarsi a gente non solo incensurata, ma soprattutto capace, trasparente e coerente.
In questa attività l’unico che può traghettare il partito rimane Antonio Di Pietro, iniziando egli stesso ad eliminare il suo nome dal simbolo ed evitando di candidare impresentabili, questo sarebbe il primo passo per avviare una sana ristrutturazione del partito per poi continuare sulla linea alternativa che possa anche conciliare le associazioni e la società civile.
In merito a questo sarebbe utile che de Magistris, nei confronti del quale nutriamo profonda stima, possa una volta per tutte chiarire quale sia la sua posizione riguardo l'Italia dei Valori e se egli voglia contribuire internamente a ristrutturare il partito. A poco servono, invece, le dichairazioni rese di giorno in giorno che alimentano solo caos ed incertezze.
Non avvaleremo la strada proposta da Donadi, anzi, sarebbe auspicabile che lo stesso porga delle scuse alla base del partito per gli atteggiamenti e le affermazioni poco costruttiva avute nei confronti di Di Pietro e quindi della base IDV.
Non è sicuramente l'alleanza con il PD, senza accordi sul programma, che potrà risollevare le sorti di questo partito.
"La riva è lontana ma tu non ti lamentare, nuota, nuota e non ti stancare", conclude la nota.

- Creato 16 Ottobre 2012
Interrogazione parlamentare sulla Fintecna - Ilva di Taranto
ROMA - Si trasmette l'interrogazione del deputato tarantino on. Ludovico Vico (PD) rivolta al Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera relativa a Fintecna - Ilva di Taranto.
Interrogazione in Commissione
Al Ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera
On. Ludovico VICO
Per sapere – premesso che:
Le vicende che riguardano la presenza dell'impianto siderurgico a Taranto e i connessi problemi di natura ambientale e sanitaria ricadenti sul territorio risulterebbero una tematica scottante sin dalle origini del passaggio di quell'impianto dalle mani pubbliche a quelle private
Da informazioni da me assunte risulterebbe infatti che con atto di compravendita azionaria del 16 marzo 1995, l'IRI (oggi Fintecna) nell'ambito della complessiva operazione di privatizzazione delle aziende metallurgiche di Stato, cedeva alla RILP S.r.l. (Gruppo Riva) il 100% del pacchetto azionario dell'ILVA Laminati Piani S.r.l., alla quale erano stati precedentemente conferiti i complessi produttivi di Taranto, Novi Ligure, Genova, Marghera e Torino.
Con la cessione in argomento, il venditore garantiva, tra l'altro, di non aver posto in essere atti e comportamenti di natura dolosa o gravemente colposa in materia ambientale, impegnandosi, al riguardo, a tenere indenne l'acquirente da perdite risultati da violazioni di legge in materia ambientale.
Essendo sorte controversie relativamente all'interpretazione ed esecuzione di alcuni aspetti del contratto di compravendita de quo, nell'aprile del 1996 veniva attivato un arbitrato secondo le regole dell'International Court of Arbitration: procedura che si concludeva con lodo del 1 marzo 2000.
In ordine alla tematica ambientale, il Collegio riteneva che alla data non sussistessero i presupposti per una adeguata quantificazione e attribuzione degli oneri relativi, rimandando ad altro separato giudizio arbitrale da attivare ad hoc, ciò in quanto, nello specifico, la materia ambientale veniva ritenuta bisognosa di approfondimenti non pertinenti a quanto allora sottoposto al giudizio degli arbitri.
Peraltro, anche al fine di evitare l'attivazione dell'ulteriore arbitrato (con presumibili ingenti costi per entrambi le parti), nel giugno del 2008 Fintecna ed ILVA hanno sottoscritto un Verbale di incontro che ribadisce quanto statuito dagli arbitri con il lodo del marzo 2000, concordando per una linea di sostanziale condivisione della fase di approfondimento delle problematiche ambientali, nonché rinviando per la definizione e l'attribuzione pro quota degli "oneri ambientali" ad un momento successivo nel quale si fossero concretizzati adeguamenti presupposti per la relativa quantificazione.
In contemporanea, a fronte della peculiarità dell'attività produttiva svolta in epoca risalente dalla società di Stato nel sito industriale, con verosimili e conseguenti effetti inquinanti sui suoli, Fintecna avrebbe provveduto da tempo ad accantonare a fondo rischi un importo di circa 140milioni di euro, attualmente investito in titoli di Stato che, essendo maturati i necessari presupposti di determinabilità degli oneri, potrebbero trovare oggi utilizzazione nell'ambito dell'ipotizzato intervento statale in situ.
Se il Ministro è a conoscenza di quanto riportato dall'interrogante e conseguentemente quali iniziative intenda assumere urgentemente per rendere immediatamente disponibili quelle risorse destinate alle bonifiche.