- Creato 30 Novembre 2013
MISURA CAUTELARE NEI CONFRONTI DI UNO STOLKER ESEGUITA DALLA SQUADRA MOBILE
All’esito di accurate indagini, i poliziotti della Squadra Mobile hanno eseguito un’ ordinanza applicativa degli arresti domiciliari a carico di S.S.G., un trentaduenne leccese.
LECCE - All’esito di accurate indagini, i poliziotti della Squadra Mobile hanno eseguito un’ ordinanza applicativa degli arresti domiciliari a carico di S.S.G., un trentaduenne leccese.
SSG non si era rassegnato all’interruzione di una relazione sentimentale con una sua coetanea leccese ed aveva iniziato a perseguitarla, tanto da indurre la donna a denunciare in Questura gli atti persecutori di cui era vittima , ottenendo l’emissione del provvedimento di ammonimento del Questore nel mese di maggio di quest’anno.
Nonostante l’invito formale a cambiare condotta, l’intimazione non sortiva alcun effetto, poiché lo stolker continuava a perseguitare la donna con pedinamenti, appostamenti e molestie estese anche al suo nuovo compagno, non disdegnando neanche scenate sul luogo di lavoro della sua ex.
L’11 novembre scorso, all’uomo era stato proibito di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla sua ex compagna, provvedimento cautelare emesso dal GIP Annalisa De Bebedictis su proposta del P.M. Stefania Mininni, in virtù dei gravi indizi di colpevolezza per gli atti persecutori posti in essere e per la reiterazione degli stessi.
Dopo oltre un anno di soprusi e vista l’indifferenza nei confronti dei precedenti provvedimenti, sulla base delle prove raccolte dalla Squadra Mobile, SSG è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
- Creato 02 Novembre 2013
NARDO', "Sindco, basteranno 16 consulenze per il Piano del Parco e il Piano delle Coste?"
"Ancora consulenze a "go go" per il Piano del Parco e il Piano delle Coste. Infatti, se fossero confermate le indiscrezioni anticipate da alcuni organi di stampa, Risi e i suoi si starebbero apprestando a conferire altri 4 incarichi per il Piano Coste e altri 3 per il Piano Parco."
NARDO' (Lecce) - "Ancora consulenze a "go go" per il Piano del Parco e il Piano delle Coste. Infatti, se fossero confermate le indiscrezioni anticipate da alcuni organi di stampa, Risi e i suoi si starebbero apprestando a conferire altri 4 incarichi per il Piano Coste e altri 3 per il Piano Parco."
Lo affermano in una nota congiunta Mino Natalizio, coordinatore di Noi x Nardò, e i consiglieri comunali Paolo Maccagnano e Pippi Mellone, che così proseguono: "Per chi non lo ricordasse, allo scopo erano già stati affidati nei mesi scorsi incarichi "a persona" da parte della giunta comunale (3 per il Piano Coste e 6 - di cui 1 non retribuito- per il Piano del Parco) per un importo complessivo di 45.000 euro.
Quindi, a conti fatti, questa amministrazione comunale con il sindaco Risi in testa, per la stesura dei due strumenti di pianificazione arriverebbe a conferire incarichi a ben 16 persone (di cui 1 non retribuita), con buona pace dell'ennesima (disattesa) promessa elettorale del primo cittadino che, pur di essere eletto, non aveva lesinato di affermare che non avrebbe più conferito incarichi se non quelli strettamente necessari (giudicate voi).
D’altro canto chi non ricorda che uno dei primi atti fu quello di dare incarico ad un dirigente che costa alle casse comunali decine di migliaia di euro che, probabilmente, sarebbero potuti essere meglio spesi a vantaggio dei cittadini neritini. Ma tant’è.
Ci chiediamo, a questo punto, a cosa sia servita la figura del coordinatore del Piano del Parco (assegnata al dr. Giacomo Marzano per 10.000 euro - lo stesso che negli anni scorsi per una consulenza faunistico venatoria percepì dai neritini 25.000 euro e che, da presidente di una cooperativa, ne chiese 12.000 per una mostra di "uccelli impagliati") se con ben sei consulenze già acquisite non si ė riusciti a redigere questo "benedetto" Piano.
Non ci resta che sperare nel pudore di qualche consigliere di maggioranza che con un moto di orgoglio per la Città riesca a bloccare le scellerate intenzioni del governo cittadino, anticipate dalla stampa, di sprecare ulteriori soldi pubblici.
Per quanto riguarda noi, informeremo di quanto sta succedendo la Regione, che ha messo a disposizione le risorse economiche per il Piano Parco, perché ne tragga le conseguenze.
Ai cittadini non
resta che meditare su come si stanno spendendo i soldi in un periodo di crisi in
cui chi ha bisogno, sempre più spesso, non trova risposte da parte
dell'amministrazione comunale.
Noi x
Nardò
Mino Natalizio - coordinatore
Paolo
Maccagnano - consigliere comunale
Andare
Oltre
Pippi Mellone - consigliere comunale
- Creato 08 Settembre 2013
NARDO', Poliambulatorio: "La polemica sulla firma del protocollo d'intesa è a mio avviso pretestuosa"
"Da cittadino di Nardo' e da amministratore penso - dice il Dott. Rocco Luci - sia necessario guardare avanti e attivarsi affinchè quanto previsto nel protocollo venga attivato al più presto onde smentire quanti ribadiscono che in esso non vi è nulla di nuovo rispetto a quanto era già presente nel poliambulatorio di piazza Croce Rossa."
NARDO' (Lecce) - "Ho letto con molta attenzione i vari interventi che si sono susseguiti sui mezzi di informazione relativi alla firma del protocollo d'intesa tra Amministrazione Comunale, Asl e Regione Puglia per la riconversione della nostra struttura ospedaliera."
Lo afferma in una nota il Dott. Rocco Luci, medico ospedaliero e consigliere comunale del Pd, che così prosegue: "Da operatore della sanità che ha vissuto gli ultimi 25 anni in questa struttura, nonché da amministratore comunale “pro tempore” penso di dover esplicitare il mio punto di vista a beneficio di tutti ed in primo luogo per fare un po’ di chiarezza.
A mio avviso, la “questione ospedale” è molto complessa mentre, purtroppo, la vedo affrontata in maniera molto semplicistica, oggetto di scontro politico fra fazioni che si alternano accusandosi a vicenda e rimbalzandosi le responsabilità.
Vivendola dall'interno, la vicenda appare diversa. Abbiamo assistito, a partire dai primi anni 90, ad un progressivo depauperamento della struttura nonostante le grida di allarme di noi operatori sanitari che purtroppo non hanno trovato risposta.
Oggi risulta facile attribuire la responsabilità al governatore Vendola ed all'amministrazione comunale poiché sono gli ultimi a dover gestire una situazione che trova la sua origine nel tempo.
Un attento esame di coscienza dovrebbe indurre a parecchi “mea culpa” in chi, politici regionali e provinciali, amministratori locali di varia provenienza, operatori sanitari hanno gestito negli anni la sanità sul territorio, ma anche cittadini che (spesso consigliati dai propri medici di famiglia) si sono fatti attrarre dagli specchietti per le allodole delle strutture sanitarie dei paesi vicini quando ancora la nostra struttura era completa ed efficiente.
Nel tempo l'ospedale di Nardo', depauperato della divisione di Ostetricia e Ginecologia, accorpato all'ospedale di Copertino, declassato nelle sue unità di chirurgia ed ortopedia, ridimensionato nel numero di posti letto (anno 2004 !!), è diventato l'anello debole della catena per cui era inevitabile che al primo strappo sarebbe stato il primo a cedere.
Non bisogna poi dimenticare quante cose sono cambiate nel mondo della sanità in questi anni, cambiamenti dettati da fattori economici ma anche culturali.
Il sistema precedente che vedeva una diffusione sul territorio di piccoli/medi ospedali oggi non regge più in quanto insostenibile economicamente ma anche poco “produttivo” non riuscendo esso a dare risposte complete alle esigenze di salute dei cittadini, con conseguenti continui viaggi della speranza fuori regione ed ulteriore aggravio delle spese sanitarie.
Da qui la necessità di riformulare l'organizzazione sanitaria sul territorio creando delle strutture attrezzate per dare risposte a 360 gradi ed incrementando i servizi territoriali in maniera tale da ridurre sempre di più la necessità dei cittadini di ricorrere all'ospedale per vedere esaudite le loro richieste di salute.
La città di Nardò, per la sua storia e per la sua densità abitativa, benchè abbia pieno diritto per essere annoverata fra quelle sedi di un ospedale attrezzato e completo, non si è trovata pronta all'appuntamento cruciale nel quale si sono decise le sorti delle varie strutture. E' su questo punto che bisognerebbe aprire una seria discussione di approfondimento e chiedersi il perché tutto cio' è avvenuto, tralasciando ogni forma di livore che purtroppo traspare nei vari interventi che leggiamo in questi giorni.
Con cio' non voglio ridimensionare le responsabilità del governo regionale attuale riguardo a frequenti disservizi la cui causa è da ricercare nel fatto di avere voluto (dovuto) accelerare i tempi di chiusura delle strutture ospedaliere dettati dalla necessità impellente del piano di rientro senza procedere prima, o quanto meno in maniera contestuale, alla riorganizzazione ed al potenziamento dei servizi territoriali.
La polemica sulla firma del protocollo d'intesa è a mio avviso pretestuosa. Da cittadino di Nardo' e da amministratore penso sia necessario guardare avanti e attivarsi affinchè quanto previsto nel protocollo venga attivato al più presto onde smentire quanti ribadiscono che in esso non vi è nulla di nuovo rispetto a quanto era già presente nel poliambulatorio di piazza Croce Rossa.
Da operatore della sanità che in 25 anni di attività né ha viste di belle e di brutte penso che di fronte all'offerta di un poliambulatorio ben attrezzato e funzionante in cui i pazienti possano seguire dei percorsi diagnostico-terapeutici integrati senza grosse lungaggini burocratiche cui oggi sono soggetti quando devono sottoporsi a più visite specialistiche, di fronte alla possibilità di un incremento dell'assistenza domiciliare per i malati cronici, di fronte all'ampliamento dell'offerta sanitaria con la presenza di nuovi ambulatori, preferisco un buon poliambulatorio ad un ospedale mediocre (quale era diventato il nostro negli ultimi tempi) che poteva ospitare pazienti con scarsa criticità e che di fatto generava di frequente ricoveri impropri.
Il Servizio di Emergenza-Urgenza del 118, di cui è previsto il potenziamento, provvederà ad intervenire nei casi di urgenza e trasporterà i pazienti nella sede più idonea alla risoluzione del loro problema senza inutili perdite di tempo che hanno generato in passato rischi per la vita dei pazienti.
L'innalzamento dell'età media, l'incremento delle patologie croniche degenerative, le famiglie che hanno difficoltà a prendersi carico degli anziani, sono tutti fattori che generano maggiori richieste di assistenza che è impensabile possa essere erogata dalle strutture ospedaliere per cui sarà sempre maggiore la necessità di fornire servizi qualificati sul territorio.
A riguardo invito gli scettici a documentarsi su come stia già ben funzionando il servizio di Diabetologia che usufruisce già del supporto del neurologo, dell'oculista e dell'endocrinologo ed il Centro per la valutazione della malattia di Alzheimer ( centro UVA) dove vengono gestite in proprio gli accertamenti complementari necessari per il controllo della malattia, il centro per la sorveglianza dei malati in trattamento anticoagulante orale e come potrà ben funzionare il Punto di Primo Intervento nel momento in cui potrà usufruire dei vari specialisti per la consulenze.
Già oggi questi ambulatori sono frequentati da utenti provenienti da tutto il distretto sanitario (che comprende Copertino, Leverano, Veglie, Galatone oltre a Nardo') e da cittadini provenienti da paesi fuori distretto visto l'apprezzamento per il servizio svolto. Essi rappresentano l’esempio virtuoso di come potrà essere la futura offerta sanitaria nel nostro territorio.
L'invito che mi sento di rivolgere, ai responsabili delle organizzazioni politiche, delle associazioni attive sul territorio, agli operatori della sanità ed ai cittadini è di lasciare da parte ogni forma di astio per cercare di percorrere una strada comune che ci porti ad alleviare le sofferenze, fisiche e psicologiche dei nostri concittadini, evitando di fare controinformazione generatrice di confusione, cercando invece di dare le giuste informazioni su quella che è la reale offerta sanitaria della nostra struttura e di attivarci, nei ruoli e nelle competenze che ognuno di noi svolge nella società, affinché quanto oggi siglato nell'accordo, si trasformi in realtà nel più breve tempo possibile", conclude il consigliere Luci.
- Creato 18 Ottobre 2013
LINGUAGGIO DEI SEGNI: COLMATO UN VUOTO DI DEMOCRAZIA
“Prendiamo atto con soddisfazione che la Giunta regionale, anche se con ritardo, ha pubblicato l’avviso per la concessione di contributi alle emittenti televisive pugliesi che utilizzano il linguaggio dei segni (LIS)". Lo ha detto il presidente del Gruppo regionale Udc Salvatore Negro.
BARI - “Prendiamo atto con soddisfazione che la Giunta regionale, anche se con ritardo, ha pubblicato l’avviso per la concessione di contributi alle emittenti televisive pugliesi che utilizzano il linguaggio dei segni (LIS). Ci sono volute numerose sollecitazioni per giungere a questo risultato, ma ora potrà essere finalmente colmato quel vuoto di democrazia che rendeva inaccessibile l’informazione locale alle persone non udenti”.
Lo ha detto il presidente del Gruppo regionale Udc Salvatore Negro, che unitamente ai colleghi Curto, De Leonardis e Longo avevano presentato un emendamento al bilancio di previsione 2011 affinché fosse previsto un contributo a tutte quelle emittenti televisive pugliesi che producono informazione utilizzando il linguaggio LIS.
“Il decreto attuativo della Giunta – ha ricordato il capogruppo Negro – doveva essere approvato entro 60 giorni da quella data. Ma questo non è mai avvenuto fino ad oggi, nonostante numerose sollecitazioni ed interrogazioni da parte nostra. Oggi finalmente si colma un vuoto democratico che penalizzava i più deboli, ledendo il diritto all’informazione garantito dall’art. 21 della nostra Carta Costituzionale. Ora auspichiamo che le emittenti regionali possano concorrere numerose e con servizi di qualità all’avviso pubblico della Regione Puglia per garantire la massima diffusione possibile dell’informazione locale e assicurare anche ai non udenti la possibilità di essere informati su ciò che si muove sul nostro territorio.
È questo – ha concluso il presidente Negro – un segno di grande civiltà e di vicinanza a tutti i cittadini che rende onore a quella politica che sa essere vicina alle istanze delle categorie più deboli e svantaggiate”.
- Creato 29 Agosto 2013
Polignano a Mare celebra Domenico Modugno con Beppe Fiorello
POLIGNANO A MARE (Bari) - Il più atteso è stato Beppe Fiorello. In lui i cittadini di Polignano a Mare rivedono il loro Mimì, e l’attore non nasconde certo l’identificazione con “un personaggio che non mi lascia più”.
A due passi dal mare l’altra sera l’omaggio a Domenico Modugno, che anticipa la prossima edizione del Medimex di Bari: “Meraviglioso Modugno” è lo spettacolo voluto da Puglia sounds che celebra Mister Volare, e che si è svolto nella città natale del cantautore, Polignano a Mare.
A confrontarsi con un’eredità pesante e sempre viva una serie di artisti nazionali: Alessandro Mannarino, Cristian Mele, Brunori Sas con Dimartino e Nicolò Carnesi, Paola Turci, Daniele Silvestri, Renzo Rubino, Peppe Servillo e Antonio Maggio.
Ognuno con la propria versione di Modugno, in grado di regalare gioielli musicali ancora oggi a quasi vent’anni dalla morte. Il pubblico è accorso numeroso, duemila i posti a sedere ma secondo il Comune l’affluenza complessiva nella cittadina ha raggiunto le ventimila unità.
Tutti a canticchiare qualche verso ormai intrecciato al DNA della cultura italiana: “Dio, come ti amo” e “La lontananza” – magistralmente interpretate da Paola Turci – oppure parole scanzonate come quelle de “La donna riccia”, affidata al pugliese Antonio Maggio.
Dal repertorio sconfinato di Mimì vengono fuori rarità come “Mafia” – profetica e necessaria per Silvestri – oppure “Sole, sole, sole” – “un’esplosione”, per Rubino – brani che hanno lasciato il segno e che ognuno adatta al proprio stile.
Come confermato da Peppe Servillo, interprete di una struggente “Lu pisci spada” con arrangiamento ridotto all’osso.
Fiorello ha ricevuto le chiavi della città per il suo ruolo nella fiction su Modugno, scherzandoci su - “A me andrebbe bene quell’appartamento lì” – poi ha invitato sul palco tutti gli artisti per un finale “Nel blu dipinto di blu”, accompagnato dalle voci degli spettatori.
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