- Creato 29 Maggio 2013
"STRADA TALSANO-AVETRANA, IN COMMISSIONE VENGA ANCHE VENDOLA"
“Da una parte la Regione programma finanziamenti per la realizzazione di opere pubbliche; dall’altra un organismo della stessa regione ne boccia la progettualità e manda in fumo anni di progetti e milioni di Euro già spesi."
BARI - “Da una parte la Regione programma finanziamenti per la realizzazione di opere pubbliche; dall’altra un organismo della stessa regione ne boccia la progettualità e manda in fumo anni di progetti e milioni di Euro già spesi. C’è qualcosa che non funzione in questo sistema. Sulla vicenda della strada Talsano-Avetrana sarebbe opportuno che anche il presidente Vendola fosse presente in V Commissione ad ascoltare e a rendersi conto personalmente delle disfunzioni e dei danni economici e di immagine per la Puglia creati dalla burocrazia regionale”.
Lo ha detto il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro.
“Dopo 7 anni di progetti e pareri e 5 milioni di Euro già spesi, la realizzazione della strada Talsano Avetrana rischia di essere vanificata, insieme alle possibilità di sviluppo di quell’area, dal parere negativo del Comitato regionale VIA (Valutazione Impatto Ambientale). Per questo condividiamo le preoccupazioni e la richiesta di audizione in Commissione dei rappresentanti del Governo regionale avanzata dai colleghi Sala e Amati. Vogliamo capire le ragioni che sono alla base del parere negativo del Comitato VIA e sarebbe opportuno ed ineludibile che in tale sede fosse presente anche il presidente Vendola il quale deve rendersi conto personalmente dei ritardi e dei danni arrecati dalla burocrazia regionale. La decisione del Comitato VIA rischia di insabbiare la costruzione di un’opera progettata e che ha già raccolto i pareri favorevoli dei Comuni interessati; un’opera che ben concilia esigenze ambientali e di sicurezza e tutela della vita umana, di sviluppo turistico, economico e di collegamento dei territori interessati e la cui realizzazione si tradurrà in termini di lavoro per tante famiglie. Fuori dal palazzo c’è gente che vive il dramma della disoccupazione e tutto ciò spesso è causato da cantieri fermi e da altri che non si riescono ad avviare a causa della farraginosità della burocrazia. Per questo – ha concluso il capogruppo Udc – vogliamo capire quali sono le ragioni di quel parere negativo e auspichiamo che il presidente Vendola voglia ascoltare ed interessarsi in prima persona di una vicenda, ormai analoga a tante altre, che frenano lo sviluppo della nostra regione e arrecano danni economici e di immagine alla Puglia”.
- Creato 03 Aprile 2013
Non ci sono solo Lecce e Ostuni. La «terra fra due mari» si anima di tanti, incantevoli centri che «danzano» al ritmo della storia. Un tesoro da scoprire
«Il Seicento ha colorato di magia Nardò per rinnovare la dolcezza antica di una favola cominciata oltre un millennio avanti Cristo, quando i Messapi privilegiarono questa terra gonfia d’acqua e di vita», dice il sindaco, Marcello Risi.
Salento. La potenza barocca di Lecce e il candore semplice di Ostuni. Il ritmo travolgente della Taranta e il mare smeraldo di Santa Maria di Leuca. Punte di diamante di quel tacco d’Italia che divide due mari, due culture, due mondi. Ma c’è anche un Salento che non ti aspetti. Segreto, "minore". Perché riservato, fuori dai giri turistici più gettonati. Perché sorprende. Perché camminando fra strade che si colorano di sole, fra pezzi di terra squadrati dai caratteristici muri a secco, ci si ritrova in piazze e stradine che conquistano. Un set cinematografico. Di colori, di suoni, di visi.
Come quelli che ritrovi a Oria, la perla bianca adagiata sulle ultime propaggini delle Murge. Perdersi per i suoi vicoli, in un continuo saliscendi, di gradini, viuzze e cortili ha quasi del surreale. Case con le volte scolpite nella roccia e strade bianche, attorno alla cupola multicolore della cattedrale, faro di un percorso "alternativo". Case segnate dal tempo e tantissime altre sapientemente ristrutturate per una città del passato che guarda al futuro. Bambini con lo zaino in spalla fra nonne che si parlano in dialetto da una finestra e l’altra.
Scivolando verso Brindisi (dove si trova l’Aeroporto del Salento, con i voli di diverse compagnie, fra cui la low-cost Ryanair che effettua collegamenti con molte città italiane ed europee), si arriva a Mesagne.
Culla della civiltà messapica, della gente che vive fra due mari. Qui c’è il castello, che ospita il pregevole museo civico archeologico «Ugo Granafei» dedicato a questa importante civiltà. Mesagne è anche la capitale del carciofo brindisino Igp, e su questo ruota una fetta importante dell’economia della zona, con aziende agricole e agroalimentari che esportano in tutta Italia e nel mondo. La tradizione contadina e quella culturale, dunque.
Ma spostandosi di pochi chilometri, c’è un microcosmo straordinario: la Grecìa Salentina, un’«isola» di cultura e di storia che resiste in alcuni comuni, fra cui Calimera che ne ha raccolto le testimonianze in un casa-museo. Qui i giovani, a scuola, studiano il griko (un dialetto molto simile al greco, con un’impronta bizantina). Un legame quello con l’antica Ellade, che non è frutto di conquiste.
Ma ancora una volta di fraternità, di accoglienza: l’ospitalità offerta dagli autoctoni a chi era costretto a fuggire dalla propria patria.
Ci spostiamo a Nardò: la meta è piazza Salandra, un teatro barocco con affacci che si fanno ammirare. Da qui partono tutti i vicoli che portano alla cattedrale normanna. «Il Seicento ha colorato di magia Nardò per rinnovare la dolcezza antica di una favola cominciata oltre un millennio avanti Cristo, quando i Messapi privilegiarono questa terra gonfia d’acqua e di vita», dice il sindaco, Marcello Risi.
Dal centro al mare. Una costa di venti chilometri, ritagliata fra porti, anfratti, pinete, dune e torri d’avvistamento. Ed eccoci a Portoselvaggio, sul mar Jonio, in un bellissimo parco che profuma di pino e di mare, si colora di verde e d’azzurro.
Da contemplare da una spettacolare "spiaggia" di pietra bianca. Di fronte all’ingresso di questa incantevole oasi naturale, si trova Villa Tafuri, che durante gli anni 1945-47 fu sede dell’Unrra, l’amministrazione dell’Onu per l’assistenza ai profughi. Una «vocazione» per questa terra, naturale crocevia di popoli.
A Santa Maria al Bagno, si può così visitare il museo della Memoria e dell’Accoglienza: qui visse una comunità ebraica, che dopo la Seconda Guerra Mondiale venne ospitata dalla Forze Alleate prima di raggiungere Israele.
Sulla costa adriatica ci si può lasciare guidare invece dall’Associazione degli operatori turistici di Vignacastrisi che tutti i sabato effettua escursioni tra muretti a secco e ulivi selvatici a piedi o in bicicletta lungo i sentieri di campagna che portano a Castro. A pochi chilometri, la Grotta Zinzulusa, una cavità naturale abitata sin dalla Preistoria e di grande interesse naturalistico e geologico. Un percorso nella «terra» a cui si arriva dal mare.
E che mare... «Abbiamo delle risorse straordinarie che dobbiamo imparare a valorizzare», ammette il sindaco di Castro, Alfonso Capraro, parlando agli operatori turistici della zona. «Siamo fuori dai circuiti di massa. E questa può essere la nostra forza. Ma dobbiamo fare di più per farci conoscere e apprezzare».
Il Salento nascosto. Un borgo medievale che la sera si trasforma in un autentico presepe: il castello, la chiesa bizantina e romanica e le antiche megalitiche mura messapiche. La piazza principale è una terrazza sul mondo, fra terra e mare. Una rosa dei venti sotto i piedi. Sulla parete di un palazzo, fra ceramiche colorate, una frase che ricorda lo spirito del gabbiano Jonathan, come dei grandi viaggiatori e naviganti: «Il vento danza e unisce… Seguirlo ad occhi chiusi è volare… E solo chi è capace di un volo… è davvero pronto per un viaggio». I gabbiani sono all’orizzonte. Il vento attraversa la piazza.
Il viaggio può ricominciare. Nel Salento dei messapi. Gente fra due mari.
Giuseppe Matarazzo
(Avvenire, Sabato 30 marzo 2013)
- Creato 09 Gennaio 2013
Db Teatro Omaggio a Giorgio Gaber per il decennale della scomparsa. PRIMA STAGIONE TEATRALE 12.13 Lecce
Secondo appuntamento venerdì 25 gennaio 2013 con la Prima Stagione Teatrale 12.13 Db Teatro organizzata dalla Compagnia Salvatore Della Villa al CineTeatro DB d’Essai di lecce.
Dopo il successo dello spettacolo d’apertura della rassegna BLUE STORIES Storie di fumo e sogni bugiardi il 6 dicembre 2012, in occasione del decennale della scomparsa del “Signor G” è doveroso ed importante riprogrammare, dopo molte e fortunate repliche, IL GRIGIO di Giorgio Gaber e Sandro Luporini con Salvatore Della Villa, uno degli spettacoli più applauditi di Gaber, oltre che un testo straordinario, parte ormai della storia del nostro teatro.
Un omaggio a Giorgio Gaber per il decennale della scomparsa curato SALVATORE DELLA VILLA dal titolo
“IL GRIGIO” di Giorgio GABER e Sandro LUPORINI regia Salvatore Della Villa presso il Teatro Don Bosco d’Essai – Zona Salesiani – Lecce il giorno Venerdì 25 gennaio 2013 - Sipario alle ore 20.30 con musiche originali Gianluigi Antonaci, sonorizzazione di Rocco Angilè, video Andrea Federico, tecnico luci e fonica Damiano Tramacere, foto di scena Donato De Fabrizio Giuseppe Pezzulla.
Un uomo decide di vivere in una nuova casa alla periferia di una città con la voglia di allontanarsi da tutto, riflettere, ritrovarsi, rimettere un po’ a posto le cose della sua vita, lavorare. Ha la necessità e la volontà di lasciarsi alle spalle quella sua quotidianità di una vita banale intrisa di ipocrisia, volgarità, un matrimonio non riuscito, un’amante delusa, l’estraneità del figlio, e l’illusione che “ L’Amore è una parola strana. Vola troppo. Andrebbe sostituita.”
Nella ricerca di una sua ipotetica e rigeneratrice pace dovrà affrontare l’astuzia e la malvagità di un ospite inaspettato e indesiderato “ Il Grigio” che lo metterà alla prova nel profondo della sua esistenza tra trappole e inganni in un duello comico e paradossale che metterà in luce la solitudine e i sentimenti dell’uomo.
Prenotazioni e Prevedita: Teatro DB d’Essai - Via dei Salesiani 4, Lecce - Tel. 0832.390557
Biglietto
Euro 10.00 Posto unico
Info:
Compagnia Salvatore Della Villa
327.9860420
to= Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. " target="_blank"> Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
FB Compagnia Salvatore Della Villa
Miriam Ratta
- Creato 12 Gennaio 2013
L'Avvocatura leccese discute della nuova legge professionale
L’AIGA - Associazione Italiana Giovani Avvocati - Sezione di Lecce, in seguito all’approvazione in via definitiva della riforma dell’ordinamento forense, ha promosso, in collaborazione con l’Associazione forense di Lecce, per domani, ore 9.30, presso l’Aula Primo Tondo di Palazzo De Pietro, un’assemblea aperta sul tema “La Riforma dell’Avvocatura. L’avvio di una nuova professionalità”.
LECCE - L’AIGA - Associazione Italiana Giovani Avvocati - Sezione di Lecce, in seguito all’approvazione in via definitiva della riforma dell’ordinamento forense, ha promosso, in collaborazione con l’Associazione forense di Lecce, per domani, ore 9.30, presso l’Aula Primo Tondo di Palazzo De Pietro, un’assemblea aperta sul tema “La Riforma dell’Avvocatura. L’avvio di una nuova professionalità”.
Si tratta del primo incontro organizzato in Provincia di Lecce sul nuova legge professionale degli avvocati, approvata lo scorso mese di dicembre dal Parlamento.
Parteciperanno, infatti, i vertici locali di tutti gli organismi istituzionali rappresentativo dell’avvocatura.
Sono previsti gli interventi di:
Antonio De Giorgi, CNF
Giuseppe Bonsegna, OUA
Luigi Rella, Presidente COA Lecce
Roberta Altavilla, Segretaria COA Lecce
Domenico Guadalupi, Giunta Nazionale AIGA
Angelo Galante, Afl
Salvatore Spano, COA Lecce
Giacinto de Spirito
Modera: Paolo Gaballo, Presidente Aiga Lecce.
- Creato 13 Dicembre 2012
"Scuro", il nuovo singolo di Simone Perrone sul tema dell'abbandono degli anziani
Dal 14 dicembre è in rotazione radiofonica “Scuro”, il nuovo singolo di Simone Perrone, cantautore salentino classe 1987”. “Scuro” è il brano selezionato dalla Commissione di Sanremo 2013 tra i 60 convocati in audizione.
Prodotto da Francesco Migliacci e Davide Massa e con la produzione artistica di Francesco Musacco, “Scuro” ci regala un'interpretazione intensa con un testo che può essere letto in molteplici soluzioni ma che conduce a un senso unico: il tema dell’abbandono degli anziani.
“Nel momento in cui penso a una persona anziana, non posso non volare con la mente a mio nonno, ai suoi infiniti racconti, ai suoi insegnamenti preziosi, il suo amore per la vita. – racconta Simone, spiegando come nasce “Scuro” - Nel momento in cui penso a una persona anziana, non posso non pensare a quanto sia stato fortunato mio nonno, fino alla fine circondato da chi gli voleva bene. Nel momento in cui penso a una persona anziana, non posso non pensare a chi, al contrario di mio nonno, non è stato così fortunato, a chi vive la propria vecchiaia in uno stato di totale abbandono, a chi nella sofferenza è costretto anche a subire, a chi semplicemente non ha nessuno a cui poter raccontare le storie del suo passato”.
Con alle spalle un primo singolo “L’estate di Adelina”, per la regia videoclip di Daniele Persica (regista tra l’altro di videoclip per Ligabue, Giorgia, Max Gazzè, Neffa) e un secondo singolo “Dannato amore”, videoclip con regia di Gaetano Morbioli, che ha evidenziato invece il lato più rock di Perrone, Perrone si ripropone con “Scuro”, un brano che vive totalmente di luce propria anche per l'estrema soluzione di arrangiamenti: archi, piano e voce.
Simone Perrone nel 2008 vince il Cornetto Free Music Festival e apre il concerto di Zucchero all’Arena Civica di Milano, davanti a 20.000 spettatori. Evento al quale seguiranno numerosi live su palchi di prestigiosi come quello di Elio e le Storie Tese, Simone Cristicchi, Povia.
Nato in provincia di Brindisi il 9 luglio 1987, Simone si avvicina alla musica precocemente, ascoltando le canzoni dei Beatles e di Jeff Buckley. È chitarrista, pianista, cantautore e da poco laureato con 110 e lode in lingue (francese e portoghese). Il suo progetto è accompagnato da un'intensa attività live da anni, con una band al suo fianco.