- Creato 01 Agosto 2012
Il leader di Sel, Nichi Vendola, apre a Pierferdinando Casini
Una parziale apertura all'Udc e a Pierferdinando Casini e, contemporaneamente, un no definitivo a qualsiasi ipotesi di coalizione che comprenda anche Gianfranco Fini. Questa in sostanza la posizione di Sinistra Ecologia Libertà così come spiegato da Nichi Vendola al termine dell'incontro con Pier Luigi Bersani.
ROMA - Una parziale apertura all'Udc e a Pierferdinando Casini e, contemporaneamente, un no definitivo a qualsiasi ipotesi di coalizione che comprenda anche Gianfranco Fini. Questa in sostanza la posizione di Sinistra Ecologia Libertà così come spiegato da Nichi Vendola al termine dell'incontro con Pier Luigi Bersani.
Vendola ha infatti spiegato di essere aperto a coalizioni che comprendano "tutti quelli che vogliono modernizzare l'Italia" e che abbiano al centro "i diritti sociali e civili delle persone, come i diritti delle coppie gay".
"Il centrosinistra è il soggetto fondante dell'alternativa e non deve aver paura di portare con sè chi intende arricchire il suo orizzonte se l'agenda ha al centro i diritti sociali e civili. Io non pongo veti a nessuno", ha detto Vendola.
Il leader di Sel non fa riferimento ai matrimoni e, in questo, si colloca nella scia di quanto detto anche da Casini durante l'ultimo direttivo del partito, quando il leader centrista aprì al riconoscimento dei diritti delle coppie gay, chiudendo contemporaneamente a qualsiasi ipotesi di dialogo sui matrimoni.
Diverso il discorso per Gianfranco Fini che, dice ancora Vendola, "vuole ricostruire la destra in Italia, mentre noi lavoriamo per ricostruire la sinistra. Mi pare che siano due posizioni antitetiche e inconciliabili".
Il programma dal quale ripartire, per Vendola, dovrà comunque avere "al centro i temi del lavoro e del futuro da garantire ai nostri giovani" oltre che "il riconoscimento dei diritti civili e sociali: questo Paese - ha concluso Vendola - è stato per molti anni vampirizzato dal berlusconismo". "Sel è disponibile ad essere un soggetto fondatore al pari del Pd di un polo della speranza per costruire l'alternativa a 30 anni di iberismo che hanno portato l'Italia in grande crisi".
Nichi Vendola, al termine dell'incontro di circa un'ora e mezza con il segretario del pd Pier Luigi Bersani, si dice pronto alla coalizione di centrosinistra, smentendo però come "Fantapolitica" l'ipotesi di una lista unica Pd-Sel.
"A me spiace molto ma le sue continue polemiche e il suo propagandismo esagerato rischiano di portarlo alla deriva". Nichi Vendola, al termine dell'incontro al Pd con Pier Luigi Bersani, critica così il leader Idv Antonio Di Pietro nella prospettiva di un'alleanza di centrosinistra.
Di Pietro, sostiene Vendola "non sta dimostrando molto interesse verso una prospettiva che avevamo immaginato insieme. La sua attività prevalente è da polemista più che da costruttore dell'alternativa".
"L'Idv ha fatto la sua scelta da un po' di tempo, ha scelto un'altra strada". Pier Luigi Bersani, dopo l'incontro con Nichi Vendola, descrive così la distanza dal leader dell'Idv, Antonio Di Pietro.
"Un incontro molto buono e molto utile. Si possono fare passi avanti molto importanti, c'e' lavoro da fare ma vedo tutte le prospettive positive. Abbiamo bisogno di qualche mese per garantire l'impegno ad un governo dai contenuti seri". Pier Luigi Bersani è fiducioso dopo l'incontro con Nichi Vendola.
"Abbiamo parlato - spiega Bersani - di Italia, di lavoro, di temi sociali per profilare un'alternativa di governo alla destra". Ora, aggiunge il segretario Pd, "Vendola e Sel proporranno una proposta interlocutoria con un documento e noi continuiamo negli incontri che saranno un po' di profilo politico, un po' con i soggetti sociali, a partire domani dal forum del terzo settore".
- Creato 29 Luglio 2012
Incidenti stradali: due morti e tre feriti nel Salento
LECCE – E' di due morti e tre feriti il bilancio di un incidente stradale verificatosi la notte scorsa sulla statale 274 che collega Lecce a Santa Maria di Leuca. Tre le vetture coinvolte, una Fiat Seicento, un'Alfa 147 e una Volkswagen Passat, quest'ultima però in modo marginale.
A perdere la vita sono state due persone di Ruffano (Lecce) che viaggiavano a bordo della 'Seicentò, Annalaura Vitali, di 29 anni, e Francesco Margarito, che avrebbe compiuto 35 anni domani. In prognosi riservata invece il terzo passeggero dell'utilitaria, un giovane di 26anni, anche lui di Ruffano, ricoverato all'ospedale Panico di Tricase (Lecce).
Secondo una prima ricostruzione, per cause in corso di accertamento la Fiat Seicento si è scontrata frontalmente con la '147' proveniente dalla corsia opposta, a bordo della quale si trovavano una donna di 60 anni e un giovane di 27 anni, entrambi di Lecce. I due sono ricoverati con prognosi riservata negli ospedali di Taranto e di Gallipoli (Lecce). Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri e gli agenti della Polizia stradale.
- Creato 25 Luglio 2012
ILVA DI TARANTO: il capogruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, scrive al presidente del Consiglio Onofrio Introna
BARI - Il Presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, ha espresso soddisfazione per la presa di posizione unanime del Presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, dell'Ufficio di Presidenza e della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari che "a nome dell'intera Assemblea" hanno auspicato che "il Governo nazionale e la Giunta regionale pugliese possano trovare con immediatezza soluzioni e risorse, per chiudere la vertenza ambientale di Taranto coniugando il diritto alla salute ed al lavoro, entrambi fondamentali e costituzionalmente riconosciuti".
In mattinata, infatti, il capogruppo Udc, attraverso una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Introna, aveva chiesto che la conferenza dei capogruppo convocata per oggi ponesse al primo punto dell'ordine del giorno la questione Ilva di Taranto "al fine di individuare ogni possibile iniziativa che la Regione può intraprendere a sostegno del diritto al lavoro ed alla salute dei lavoratori del complesso industriale tarantino". "Le prospettive di sequestro da parte della magistratura paventate dalla stampa – aveva sottolineato Negro – sono di una gravità inaudita e, se confermate, avrebbero conseguenze catastrofiche sul capoluogo ionico e ripercussioni sull'intero territorio regionale e nazionale".
Le parole del presidente Udc, quindi sono state di stimolo per il presidente del Consiglio Introna e per i colleghi capogruppo che hanno ritenuto di affrontare la questione con estrema urgenza stabilendo, fra l'altro, che data la delicatezza e l'importanza della vicenda che vede a rischio almeno 12.000 posti di lavoro (oltre all'indotto), anche la pausa estiva potrebbe essere interrotta, in deroga al regolamento del Consiglio. "Tra l'altro – ha concluso il presidente Negro – la protesta in strada di oggi di 5000 lavoratori dell'Ilva conferma le nostre preoccupazioni e ci dà un segnale preciso di come potrebbe evolversi la situazione in caso di sequestro del complesso industriale tarantino".
- Creato 26 Luglio 2012
"Sembra quasi che tutto il male del pallone possa essere espiato punendo il Lecce"
Ne è convinto il parlamentare salentino on. Ugo Lisi, secondo il quale "il mondo delle istituzioni non può stare a guardare poiché il calcio è patrimonio di un'intera città e di un intero territorio."
LECCE - "La giustizia sportiva si è spaventata degli squali? Possibile che paghino soltanto i pesci piccoli? Come mai la montagna ha partorito un topolino per tutte le società professionistiche, eccezion fatta per Lecce e Grosseto?"
Sono queste le domande che si pone il parlamentare salentino on. Ugo Lisi, secondo il quale "Appare a tutti noi più che fondata e più che giustificata la posizione della società che parla a buon diritto di iniquità da parte della Procura Federale.
Sembra quasi che tutto il male del pallone possa essere espiato punendo il Lecce. Il mondo delle istituzioni non può stare a guardare poiché il calcio è patrimonio di un'intera città e di un intero territorio. Non si può, con rassegnazione, accettare che altri se ne escano con un "chiedo scusa" ed il Lecce, invece, paghi in maniera spropositata per l'intero sistema.
Sarà bene, pertanto, immaginare di rivolgersi a tutte le forme di Giustizia, laddove, quella sportiva dovesse risultare arbitraria per veder riconosciuti i diritti di Lecce e del Salento.
Negli occhi di tutti sono ancora impresse le immagini di una curva, di una stadio e di una tifoseria che malgrado la retrocessione, in piedi, applaudivano con fair play la squadra e la maglia. Questi tifosi meritano rispetto!", conclude l'on. Lisi.
- Creato 20 Luglio 2012
NARDO', Lettera aperta del consigliere di maggioranza Salvatore Antonazzo al Sindaco Marcello Risi
"Continuo sinceramente a credere nella buona fede dell’azione politica di Marcello Risi, - dice il consigliere comunale di maggioranza Salvatore Antonazzo - al quale va data, unitariamente, fiducia e sostegno, riconoscendo l'impegno personale profuso in campo. "
NARDO' (Lecce) - Lettera aperta del consigliere comunale Salvatore Antonazzo al sindaco Marcello Risi.
Al mio Amico Sindaco.
Continuo sinceramente a credere nella buona fede dell’azione politica di Marcello Risi, al quale va data, unitariamente, fiducia e sostegno, riconoscendo l'impegno personale profuso in campo.
La “parresia” è una virtù civile, trasparente, luminosa, modesta e priva di cerimonie - in una parola, socratica - che purga gli ascessi della civile società.
Si tratta del diritto e del dovere attribuito al cittadino, e specie all'uomo pubblico, di dire tutto, di non frapporre filtri o deformazioni o censure fra ciò che pensa e ciò che dice: dire tutto, e quindi, dire la verità.
Questo non sempre è conveniente, anzi, impone rischi e quindi richiede coraggio. Rinunciare a incatenare - quindi a compiacere, ad irretire, e dover esiliare il furbesco e il desiderabile - può mettere in pericolo il consenso acquisito e la stabilità conquistata. E questo vale tanto nel rapporto con gli altri che con sé stessi. Si tratta di una scelta che non è mai gratuita: esprimere la verità chiede sempre un costo – anche in termini di amicizia e voti elettorali; si tratta però anche di una scelta da cui dipende la libertà.
Le dichiarazioni esplicitate in un'intervista telefonica rilasciata ieri all'emittente televisiva salentina Telerama, da parte del consigliere provinciale Udc Giovanni Siciliano, lasciano intravedere aspetti poco chiari nella vicenda “Boncuri”, ospedale, temi tecnico-ambientali.
Esplicita altresì sulla persona del primo cittadino (in relazione ad una sua probabile candidatura).
Lo stesso consigliere, sottolinea inoltre sul suo comunicato, di una “immediata” presa di distanze dalle sue dichiarazioni da parte dell’Udc, come effettivamente avvenuto.
Il caso e le circostanze impongono al primo cittadino di sgombrare ogni dubbio da interpretazioni personali o globali, sulla bontà dell'operato della pubblica amministrazione e sul suo futuro.
Di conseguenza mi chiedo: non c’è nessuno accordo - nel quadro politico regionale - compiuto o non tra PD, UDC e SEL? Quale conseguenza diretta, il Sindaco Risi intende superare o soccombere, per il semplice effetto del probabile accordo, concetto, questo, sostenuto dal fatto che la coalizione di questa amministrazione deve essere costruita imperniandosi su tre aspetti: legalità, sviluppo, giustizia sociale?
Risi, elenca diversi punti su cui partire, nella discussione del programma di Governo. Quindi, questo esempio è avanzato più come un appunto di metodo politico che non come pregiudiziale programmatica? In altri termini, il punto per Risi è lo stabilire il metodo per giungere ad un accordo tra forze politiche (e sociali? Al tavolo del centro-sinistra dovranno partecipare anche i cd movimenti sociali?) per fissare un minimo comun denominatore della coalizione?
Per tornare all’oggetto del contendere, innanzitutto va dichiarato il principio di uguaglianza tra tutti gli esseri umani; dei diritti naturali ed imprescrittibili dell'uomo cui deve essere improntata l'azione delle associazioni politiche, che vengono individuati in: libertà della persona, proprietà (diritto "inviolabile e sacro" secondo l'art. 17), sicurezza, resistenza all'oppressione.
Perché il Sel di Nardò ma non solo, al quale riconosco intelligenza ed anche alcune azioni positive da un punto di vista sociale, culturale e politico. “starnutisce sul fazzoletto vendoliano” sulle battaglie, anche “politicamente cruente” che sta conducendo questa amministrazione? L’interrogativo è legittimo e scaturisce dalla constatazione che su questioni come “boncuri“, tutela del territorio sul piano ambientale-paesaggistico e dalle forse probabili infiltrazioni malavitose, sul contrasto al proliferare della violazione dei diritti naturali ed imprescrittibili dell'uomo e sulla connessa piaga del caporalato, non devono esserci starnuti, ma forte comunione di intenti, attraverso una visione diversa dell’attuale, incentrata su una concezione etica e genuinamente politica
In primo luogo bisogna riconoscere che l'intelligenza è distribuita dovunque c'è umanità, e che questa intelligenza, distribuita dappertutto, può essere valorizzata al massimo, mettendola in sinergia. Oggi, se due persone distanti sanno due cose complementari, possono davvero entrare in comunicazione l'una con l'altra, scambiare il loro sapere, cooperare. Detto in modo assai generale, per grandi linee, è questa in fondo l'intelligenza collettiva", conclude il consigliere Antonazzo.